Politica

Da outlet a resort, quale futuro per la centrale

Se lo domanda il consigliere comunale Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) che chiede, ma non ottiene, chiarimenti sul reimpiego della struttura

Per la conversione della ex centrale Enel c'era in programma la trasformazione in outlet. Della faccenda se ne è parlato per mesi, come ha fatto notare Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino, ma sembrerebbe che le carte in tavola siano cambiate.

I consiglieri di opposizione hanno chiesto delucidazioni in Consiglio comunale. "Il sindaco non ritiene di dover rispondere e il presidente Angelo Trotta rimanda la discussione ad una futura IV commissione, ma la presidente Geri lo smentisce un minuto dopo", ha detto Gelichi ricordando che Ascolta Piombino per quel consiglio, "aveva una mozione inerente gli usi dello specchio acqueo portuale ex Porto Enel e vasche limitrofe, nella disponibilità del demanio marittimo gestito dall’AP, chiedendo di destinare le attuali strutture per la permanenza delle attività già esistenti di itticoltura, ma soprattutto per garantirne l’assegnazione a soggetti terzi per un utilizzo nautico e turistico". 

La mozione è stata bocciata.

"L’obiettivo della lista era di attivare nell’immediato la potenzialità di un porto che al momento sta cadendo a pezzi mentre qualcuno potrebbe investirci. - e ha concluso - La linea del Pd è unanime, le aziende di acquacoltura si insedieranno nel molto futuro porto della Chiusa e senza progetti non si parla di niente. Ergo le previsioni urbanistiche le fa ancora una volta il privato senza concertazione alcuna, sopra la testa dei piombinesi, il leitmotiv di questa ideologia tutta locale. Il progetto di riconversione dell’Enel rientra all’interno di un processo di riqualificazione di siti industriali dismessi, ci sembra strano che non lo si concerti con le amministrazioni, fino all’outlet almeno ci sembrava lo fosse".