Lavoro

Da piano industriale a linee guida per Piombino

Non è ancora conclusa l'acquisizione delle quote Cevital, le slide illustrate al Mise sono le linee guida in attesa del progetto definitivo di Jindal

L'atteso piano industriale per il rilancio dello stabilimento siderurgico piombinese presentato da Jsw Steel è stato declassato a linea guida del progetto e piano di intenti. 

A confermarlo oltre ai sindacati e i lavoratori alla luce dell'assemblea degli operai svolta giovedì sera, anche una nota inviata dal Comune di Piombino in cui viene spiegato che "quello che è stato presentato non è ancora il piano definitivo, anche perché non si è del tutto conclusa la procedura di acquisizione dello stabilimento da parte del gruppo indiano Jindal". 

Il piano definitivo, che ricalcherà quanto presentato attraverso le slide al Ministero dello sviluppo economico (leggi qui sotto l'articolo correlato), è atteso probabilmente per la metà di Giugno.

Nella sala degli Arazzi al Ministero dello sviluppo economico è stata confermata la previsione dei lavori in due fasi fondamentali: una prima fase, fino al 2020, che prevede la ripartenza e l’efficientamento dei tre laminatoi, l’avvio della progettazione di due, forse tre forni elettrici, e delle demolizioni degli impianti. Nella seconda fase, a partire dal 2020, si prevede la costruzione dei forni elettrici e la realizzazione di un ulteriore treno di laminazione.

Il porto resta fondamentale nelle strategie del progetto di Jindal, con una base logistica in grado di importare nella prima fase blumi e billette per il funzionamento dei tre laminatoi esistenti. 

Da approfondire i nodi legati a tempo, ambiente e occupazione (leggi qui sotto gli articoli correlati). Le prossime fasi di questo accordo prevedono la convocazione per lunedì 28 e giovedì 31 Maggio di due incontri per ridefinire un accordo di programma che supporti il piano.