Lavoro

"Dalla multinazionale indiana solo promesse"

Usb Piombino: "In questi tre anni la multinazionale indiana ha fatto solo promesse, non è stata capace di produrre un piano industriale fattibile"

Unione sindacale di base

Ci sarà anche l'Unione sindacale di base all'iniziativa pubblica promossa da Fim, Fiom, Uilm e Uglm davanti al municipio di Piombino per fare il punto della situazione sullo stabilimento siderurgico piombinese dopo l'incontro dello scorso 13 Maggio.

"Usb parteciperà con le nostre bandiere per lo spirito unitario dei lavoratori causato dalla grave situazione che sta prendendo la vertenza delle acciaierie di Piombino, esprimeremo le nostre idee democraticamente come facciamo sempre. - si legge in una nota - I lavoratori non hanno ancora avuto risposte concrete da Jindal e dal Governo, l'azienda in pratica è prossima al fallimento perché non sta producendo più niente, non è previsto nessun investimento, anche perché il piano industriale è stato rigettato dal Governo perché erano previsti solo investimenti con soldi dello Stato. La multinazionale indiana non vuole tirare fuori un centesimo e quindi noi chiediamo che vada via e lo Stato nazionalizzi o entri nel capitale sociale con una quota maggioritaria". 

"Lo Stato è l'unico che può salvare le acciaierie Piombinesi con, investimenti ecosostenibili, riconversione ecologia, bonifiche e smantellamento degli impianti, diversificazione industriale. - hanno aggiunto - In questi tre anni la multinazionale indiana ha fatto solo promesse, non è stata capace di produrre un piano industriale fattibile. A Settembre scadrà la cassa integrazione dei lavoratori della Piombino Logistics e a Gennaio quella dei lavoratori di JSW, si rischia una bomba sociale nel comprensorio piombinese mettendo a rischio le famiglie e tutta l'economia che gira intorno allo stabilimento già messa in crisi dalla pandemia e dallo spegnimento dell'Altoforno e l'area a caldo di 7 anni fa.