Attualità

Demolizioni Jsw, Arpat ferma tutto

L’Agenzia chiede la sospensione dei lavori e precise prescrizioni per la continuazione dell’attività di demolizione

Arpat ha inviato una nota al Comune di Piombino e alla Regione Toscana in cui afferma la necessità di sospendere le operazioni di demolizione e definire precisi adempimenti per proseguire l’attività di smantellamento.

La nota è stata trasmessa a seguito dell’ultimo sopralluogo effettuato in data 27 Luglio 2023 dal personale del Dipartimento di Piombino presso l’area dell’ex acciaierie Jsw dove era in corso da alcuni giorni, demolizione di una porzione di edificio dell’impianto convertitori, che ha provocato disagi alla popolazione (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Le operazioni di demolizione dell’edificio ex convertitori sono state avviate senza che Arpat abbia ricevuto alcun progetto relativo alle modalità adottate per tale demolizione e senza comunicazione specifica in relazione alla data di inizio di tali operazioni diversamente da quanto richiesto ufficialmente più volte dall’Agenzia. - si legge nella nota dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana - In fase di sopralluogo, è emerso che le società incaricate dei lavori di demolizione non hanno messo in atto tutti gli strumenti necessari per contenere le polveri diffuse, che inevitabilmente si originano da simili attività. In particolare non ha tenuto conto del fatto che due fog cannon e una lancia ad alta pressione non fossero sufficienti ad abbattere le polveri in assenza del mezzo anti-incendio in grado di erogare una notevole quantità di acqua localizzata e nebulizzata ma non disponibile perché in manutenzione. Inoltre, è stata ignorata l’allerta meteo per vento e mareggiate, diramata in data 24 Luglio 2023, infatti, le operazioni di demolizione sono state portate avanti in condizioni meteorologiche sfavorevoli, senza considerare, quindi, lo scenario in cui le attività di smantellamento si stavano svolgendo e, di conseguenza, sottovalutando le possibili conseguenze di simili scelte".

Quindi, Arpat ha richiesto che le società incaricate dello smantellamento siano tenute a: presentare un piano operativo contenente le modalità operative che si intendono attuare per la demolizione degli impianti, le misure di mitigazione previste nonché le azioni previste per l’interruzione delle operazioni di demolizione in caso di condizioni meteo esterne avverse; rimuovere le polveri, di qualsiasi natura, presenti nell’area di demolizione, in particolare quelle nei pressi del capannone cd ex convertitori al fine di limitare, il più possibile, la formazione di polveri diffuse e la loro dispersione in atmosfera.

"Per quanto riguarda, infine, i risultati analitici dei campioni per la ricerca di metalli, IPA e PCB, prelevati dal personale Arpat presso un’abitazione vicina al cantiere, questi saranno resi noti non appena disponibili", ha infine fatto sapere Arpat ricordando di aver comunicato gli esiti di quanto emerso in fase di accertamento ispettivo alle Autorità interessate e competenti per le conseguenti ed eventuali azioni repressive e sanzionatorie.