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Parco della Sterpaia, ampliato il fronte di difesa

Superate le 300 firme per la salvaguardia del parco, l’appello è stato inviato al Ministro della Cultura e al Presidente della Regione Toscana

Oltre 300 adesioni all’appello lanciato pochi giorni fa da 10 professori di chiara fama di varie Università e discipline per la salvaguardia del Parco della Sterpaia, contro l’edificazione nel parco prevista nel piano urbanistico adottato dai Comuni di Piombino e Campiglia Marittima. 

"Sono firme pesanti giunte da tutta Italia da studiosi, giornalisti, professionisti e da tanti cittadini, preoccupati per lo sfregio che subirebbe un luogo protetto che era riuscito a sconfiggere l’abusivismo e che con la nuova previsione riaprirebbe alla speculazione, danneggiando l’ambiente e l’economia dell’intero territorio", hanno commentato i promotori.

Contro la realizzazione di un villaggio turistico nel bosco della Sterpaia si sono pronunciati la Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio e quella di Salviamo il Paesaggio, mentre a livello locale si sono dette contrari forze politiche, comitati e associazioni. Tra le adesioni ci sono anche quelle di Edoardo Zanchini, oggi vicepresidente nazionale di Legambiente e già autore del libro Dall’abusivismo al Parco. Storia del Bosco della Sterpaia a Piombino (Milano, Franco Angeli, 2000), di Claudio Bocci, già direttore di Federculture, Costanza Pratesi del FAI, ricercatori CNR e docenti di varie Università, da Trento a Palermo, Pisa, Siena, Firenze e Camerino. Tra i sottoscrittori anche Maria Grazia Bellisario (già dirigente del Ministero dei Beni Culturali per la tutela del paesaggio e i siti Unesco che nel 2008 selezionò il sistema dei parchi della Val di Cornia come unica candidatura italiana per il premio europeo del paesaggio).

A firmare anche tanti cittadini di Piombino e della Val di Cornia, ma anche di Follonica, Massa Marittima e di tutte le provincie toscane e poi da tutta Italia dal Piemonte al Friuli, da Firenze, Roma, Milano, Torino, Reggio Emilia, Cuneo, Campobasso, La Spezia e perfino da Bruxelles.

L’appello era stato lanciato da Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, già direttore della Scuola Normale di Pisa, Anna Marson, urbanista – Università IUAV Venezia, Vezio De Lucia, urbanista, Giuliano Volpe, archeologo – Università di Bari, Rossano Pazzagli, storico - Università del Molise, Franco Cambi, archeologo – Università di Siena, Piero Bevilacqua, storico – Università di Roma La Sapienza, Marco Marchetti, forestale – Università del Molise, Ilaria Agostini – Urbanista, Università di Bologna, Claudio Greppi – geografo, Università di Siena.

Superate le 300 firme, l’appello è stato inviato al Ministro della Cultura e al Presidente della Regione Toscana, affinché facciano prevalere gli interessi generali della tutela paesaggistica, e ai sindaci di Piombino e Campiglia, invitati a recedere dalla previsione di nuova edificazione nel Parco della Sterpaia.