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Differenziata, maglia nera per la Val di Cornia

La raccolta differenziata nell'Ato Sud è la più bassa registrata in tutta la regione. Lontanissima la soglia della normativa nazionale

Foto di repertorio

La Regione Toscana ha pubblicato i dati sulla raccolta differenziata riferiti al 2016. Il trend è positivo e si attesta al 51,99 per cento con un incremento dell'2,2 rispetto al 2015 ma nessun Ato ha superato l'obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata, stabilito dalla norma nazionale per il 2012.

Complessivamente la produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,31 milioni di tonnellate in aumento del 2,7 per cento rispetto all'anno precedente (+0,8 con precedente metodo di calcolo), il dato pro capite è passato da 600 a 617 kg/abitante (605 kg per abitante con precedente metodo di calcolo).

"Pur nel passaggio al nuovo metodo di calcolo che in parte penalizza i dati di raccolta differenziata storici, manteniamo un trend positivo. - ha commentato l'assessore all'ambiente Federica Fratoni - Dobbiamo ancora fare molto, gli obiettivi sono ancora lontani ma la strada è ben intrapresa. Anche il numero di comuni con percentuali importanti è in continua crescita. La sfida adesso riguarda il contributo che può arrivare dai grandi centri urbani. Lavoreremo con i Comuni per raggiungere insieme questo obiettivo".

Su scala di Ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell'Ato Toscana Centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) con il 55,4 per cento in calo di circa 2 punti rispetto al 2015 (+1,5 punti con precedente metodo di calcolo), segue l'Ato Toscana Costa (province di Livorno esclusi i comuni della Val di Cornia, Lucca, Massa-Carrara e Pisa) con il 54,9 per cento in aumento di oltre 2 punti rispetto al 2015 (+3,6 punti con precedente metodo di calcolo). 

L'Ato Toscana Sud, di cui fanno parte i comuni della Val di Cornia assieme a quelli delle province di Arezzo, Grosseto e Siena, si attesta al 38,19 per cento con una lieve diminuzione pari a -0,8 punti rispetto al 2015 (+1,2% con precedente metodo di calcolo).