Politica

Richiesta dimissioni Giani, chi ha firmato

Alla riunione per la firma erano presenti solo i consiglieri di maggioranza Atzeni e il consigliere di Rifondazione Callaioli che ha fatto il punto

A proposito della lettera del sindaco Francesco Ferrari per chiedere le dimissioni di Eugenio Giani dal ruolo di commissario straordinario per il rigassificatore nel porto di Piombino, il post su Facebook del consigliere di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli fa un po’ di chiarezza dopo la polemica sorta attorno alla mancata firma dei gruppi consiliari (leggi qui sotto gli articoli collegati).

“Era stata convocata una riunione venerdì mattina per discuterne con i capigruppo. - ha spiegato Callaioli - A quella riunione hanno partecipato il sindaco, il presidente del consiglio, il capogruppo Atzeni e il sottoscritto. Altri non erano presenti. I capigruppo del Pd e Anna per Piombino hanno inviato una nota con cui si dissociavano dall’iniziativa e comunicavano che non sarebbero stati presenti. In quella riunione io ho detto che ero d’accordo con la richiesta, perché se Giani è stato nominato dal governo uscente, allora sarebbe corretto attendere il nuovo governo e capirne gli intendimenti, che tutti si augurano siano diversi da quelli del governo decaduto, e magari quindi veder nominare un commissario diverso, o comunque un incarico con contenuti diversi da quelli che connotano il mandato attualmente assegnato a Giani”.

“Il sindaco ha detto che avrebbe inviato la richiesta solo a suo nome perché, senza l’unanimità, gli pareva inappropriato che la sottoscrivessero solo alcune forze politiche e non tutte. - ha poi aggiunto - Io ho chiesto che venisse subito convocato un consiglio comunale straordinario per discutere della richiesta di dimissioni di Giani. Il sindaco e il presidente del consiglio hanno detto che si può fare nel consiglio della prima metà di settembre. Io ho replicato che è troppo tardi e che si deve organizzare fra un paio di settimane. La mia richiesta non ha trovato il seguito sperato. Forse, se anche altri fossero stati presenti, avremmo potuto insistere di più. Ma, fra chi non ce l’ha fatta a venire, teniamo presente che l’invito era del 2 agosto per il 5, e chi non è voluto venire, nei fatti, ero solo”.

Di fatto, nel comunicato del sindaco si faceva riferimento solo alla mancata firma di Pd e Con Anna per Piombino e così nel comunicato delle forze di maggioranza consiliare (leggi qui sotto gli articoli collegati). Ma alla