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Discarica, anche il Wwf lancia l'allarme

Il Wwf si unisce al coro di richieste per un intervento di messa in sicurezza della discarica dopo il fallimento di Rimateria

Il Wwf lancia l’allarme preoccupato per le questioni della discarica di Piombino dopo il fallimento della società Rimateria.

"La prima preoccupazione riguarda l’inadeguatezza nella gestione attuale della discarica, commissariata dopo il fallimento di Rimateria, basta pensare al fatto che esiste un forte rischio, se non ci saranno interventi preventivi, che con l’avvicinarsi della stagione piovosa, il livello di percolato presente possa sversare creando un vero e proprio disastro ambientale che coinvolgerebbe suolo, falde e potrebbe arrivare al mare. - hanno evidenziato - La seconda preoccupazione è la procedura fallimentare in corso: poiché esiste un piano industriale che prevede il raddoppio dei volumi di discarica, questo potrebbe portare nell’intenzione di far subentrare un ulteriore ente gestore che porterebbe l’attuale discarica fino a tre milioni di metri cubi". 

"Tutto questo è assolutamente inaccettabile: - hanno commentato dal Wwf - il territorio della Val di Cornia ed i suoi cittadini hanno subito e sopportato in tutti questi lunghissimi anni una continua industrializzazione e creazione di discariche non a norma, che hanno causato danni ambientali e alla salute dei cittadini. Crediamo che, per scongiurare tutto questo, si debba porre l’attenzione alla imminente scadenza delle concessioni demaniali relative alle discariche ex Lucchini e alla LI 53, concessioni che probabilmente sono ormai inadeguate poiché la finalità per la quale furono concesse era di creare una discarica per rifiuti siderurgici, ormai incompatibile con la destinazione urbanistica della zona e che presentano condizioni a cui Rimateria spesso non ha adempiuto. Il Wwf chiede l’annullamento delle attuali concessioni e che le aree in oggetto ritornino immediatamente nella disponibilità del pubblico Demanio".

Il Wwf nella stessa nota ha ricordato l'importanza dei carotaggi per conoscere la tipologia di rifiuti conferiti in discarica.

"Chiediamo a tutte le pubbliche Amministrazioni interessate, Stato, Regione Toscana e Comune di Piombino, per le rispettive competenze, che senza ulteriori indugi o dilazioni, si ponga mano al risanamento dell'intera area, con la formalizzazione dello stato di emergenza ambientale ed il reperimento e messa a disposizione di adeguati finanziamenti pubblici. Quest’area - hanno concluso - deve essere recuperata da un lato per gli usi urbanistici previsti dal Comune e dall’altro per restituirlo bonificato ed ambientalmente recuperato alla comunità della Val di Cornia".