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Discarica, “altro che progetto migliorativo”

La Piazza: “A cosa sono servite tutte le azioni politiche finora sbandierate dall’attuale Amministrazione? E lo slogan elettorale ‘niente più rifiuti da fuori’?”

La discarica di Piombino

La nostra associazione La Piazza è molto preoccupata per la sorte della zona discariche di Ischia di Crociano. La Piazza, ricordiamo, ultimamente aveva chiesto di inserire l'aria discariche all'interno del Sin di Piombino mentre da anni aveva fatto una proposta alternativa al progetto Pellati-Rimateria controllato dai privati proponendo la sua ripubblicizzazione.

“Con il progetto di Rinascenza Toscana si realizzerà sia la mega discarica che la costruzione di un Polo Nazionale per il trattamento dei rifiuti! - hanno commentato - Ma incredibilmente l'attuale Amministrazione Comunale, dopo aver bocciato il piano industriale di Pellati-Rimateria, dopo aver approvato due Varianti Urbanistiche, quella di Colmata centro abitato e quella che destina Ischia di Crociano ad area verde, e dopo che il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la nostra proposta per l’inserimento delle discariche all’interno del Sin per la messa in sicurezza, oggi considera migliorativo rispetto a quello di Rimateria e perciò fattibile il piano industriale presentato da Rinascenza Toscana, nuova proprietaria dell’impianto, il cui progetto, pur non essendo stato comunicato dall’Amministrazione ai cittadini, è ormai stato ampiamente descritto da numerosi interventi recentemente usciti sulla stampa”.

E hanno aggiunto: “Ci chiediamo come questo possa essere stato valutato migliorativo dal momento che prevede non solo di riempire di rifiuti provenienti da fuori tutte le aree previste dal vecchio mega-progetto di Rimateria, ma anche di affiancarvi: un impianto di ossidazione termica, che funziona né più né meno come un inceneritore che andrà a bruciare 30mila tonnellate di plastica ogni anno, insieme ad altri rifiuti; un impianto di trattamento dei rifiuti liquidi, che tratterà percolato, bottini ecc. provenienti dal mercato; un impianto di essiccazione fanghi provenienti da fuori (anche dalle concerie), il cui residuo sarà bruciato; un impianto di inertizzazione di rifiuti pericolosi”

“A cosa sono servite tutte le azioni politiche finora sbandierate dall’attuale Amministrazione? Ve lo ricordate lo slogan elettorale ‘niente più rifiuti da fuori’? Bene, noi si. E vorremmo parlarne con i cittadini”, hanno concluso.