Politica

Discarica, "sembra la commedia delle parti"

L'ex assessore Gelichi rincara la dose sulla Variante Rimateria: "La panacea di cui tanto si è detto ma che ci sembra non abbia risolto molto"

Riccardo Gelichi

"Dopo le numerose proteste di cittadini sui cattivi odori provenienti dalla discarica di Rimateria e un comunicato della Piazza Valdicornia, non poteva mancare la forte denuncia dell’amministrazione comunale, sindaco e assessore Carla Bezzini. Ora noi ci chiediamo: esiste o non esiste, un serio problema ambientale dovuto alla gestione della discarica?", così Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino all'indomani dell'intervento dell'Amministrazione comunale sulle maleodoranze provenienti dalla discarica Rimateria (leggi qui l'articolo collegato).

"Se ci fossero le prove provate che siamo in una situazione di emergenza ambientale, non è solo la Regione che può intervenire, ma è lo stesso sindaco che potrebbe farlo, soprattutto quando declama in pubblico tali problemi. - ha aggiunto Gelichi - Cercare di passare la palla alla Regione non è molto bello. Se a suo tempo fosse stata stilata un’istruttoria tecnica dagli organismi tecnico-sanitari locali, con specifico riferimento alle presunte conseguenze ambientali e se questa avesse verificato una situazione di concreto pericolo per la tutela della salute pubblica, lo strumento giuridico cui ricorrere in questa ipotesi, sarebbe quello rappresentato dalle ordinanze contingibili e urgenti di cui all’art. 191 del D.L.vo 152/2006. Lo fece Anselmi, a suo tempo con Lucchini, quando fece chiudere la vecchia batteria dei forni della Cokeria attraverso un’ordinanza sindacale supportata dai pareri di Arpat e Asl, superando addirittura l’Aia del Ministero dell’Ambiente. - ha ricordato il portavoce di Ascolta Piombino - Ricordiamo inoltre che, paradossalmente, un pezzo di Rimateria è anche del Comune di Piombino e non sarebbe male se se ne occupasse di più, anche dall’interno; ad esempio attraverso il suo assessore all’ambiente, forse insieme potrebbero trovare la soluzione per far cessare i miasmi". 

"Poi ci sarebbe la famosa Variante, - ha proseguito - la panacea di cui tanto si è detto ma che ci sembra non abbia risolto molto, se non procurare una denuncia plurimilionaria al Comune di Piombino. Insomma siamo ancora alle esternazioni da campagna elettorale, la commedia delle parti, dove si parla continuamente senza mai dare una soluzione. Dove il bersaglio è un’azienda che si occupa di rifiuti, partecipata dallo stesso Comune, che conta una quarantina di dipendenti, senza dargli uno straccio di prospettiva industriale, nemmeno di fronte a un milione di metri cubi di territorio da bonificare; questo non è solo paradossale, è incredibile", ha concluso.