Politica

Discarica, tra via vai di camion e rischio miasmi

La risposta all'interrogazione di Bezzini su Ischia di Crociano non scioglie i dubbi sulla discarica: "Le promesse fatte ai cittadini erano bel altre"

Carla Bezzini in consiglio comunale (Foto di archivio)

Cosa sta succedendo alla discarica Ischia di Crociano? "Tutto in regola, dice l'assessore. A noi non sembra proprio". Così Un'altra Piombino ha commentato la risposta dell'assessore all'interrogazione presentata in consiglio proprio sul tema discarica. Ma su cosa stia succedendo alla discarica se lo stanno domandando in tanti dopo aver visto innalzarsi una collinetta di rifiuti e sentito gli odori che da lì provengo. 

"La risposta all'interrogazione sull'innalzamento della discarica e sui disagi conseguenti presenta notevoli contraddizioni e non rassicura affatto gli abitanti di Colmata, - ha fatto sapere la consigliera Carla Bezzini - in quanto da una parte ammette l'inadeguatezza degli impianti di captazione, aspirazione e filtraggio, degli impianti di aspirazione del biogas e di quello di trattamento del percolato, dall'altra, pur riconoscendo l'emissione di esalazioni e di cattivi odori, dice che sono transitori, e che il disagio è da porre anche in relazione alla percezione soggettiva nonché alla direzione dei venti. Come si evince dalla risposta stessa i miasmi sono invece dovuti al fatto che gli impianti non sono stati adeguati all'enorme aumento volumetrico di una discarica, nata per un'altezza di 10 metri e portata oggi a 32"

Come fa sapere la lista civica, alcuni cittadini residente in zona Colmata hanno avvertito cefalee, irritazioni oculati e delle vie aeree, tutti sintomi che, su sollecitazione della stessa lista, hanno spinto l'assessore ad avviare un'indagine epidemiologica.

"Rimateria era nata con il compito di bonificare/riqualificare i 50 ettari di Ischia di Crociano e di risanare il disastro finanziario lasciato da Asiu: al disastro finanziario noi aggiungiamo anche quello impiantistico", ha aggiunto Un'altra Piombino. "Le promesse fatte ai cittadini erano ben altre: una discarica che non avrebbe oltrepassato i 10 metri, riqualificazione paesaggistica dell'area, per la quale non esistono progetti dettagliati nei costi, nelle coperture finanziarie e nei tempi, non più di 12 camion al giorno, coperture provvisorie per limitare le emissioni odorigene e l'accesso ai rifiuti da parte dei volatili". Oggi la situazione è un'altra: "i metri sono 32, i camion sono tre volte tanti, i miasmi ci sono e i gabbiani pure. Per non parlare dei sintomi che vengono denunciati e del danno economico conseguente alla svalutazione delle proprietà sul mercato immobiliare. - e si conclude - Come questo possa conciliarsi con la vocazione turistica devono ancora spiegarcelo".