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Discarica, il Comitato torna a scrivere al sindaco

Il Comitato Salute Pubblica: "Siamo certi che non abbia dimenticato gli impegni presi con i suoi elettori e con tutti i cittadini"

Foto di archivio

Il Comitato Salute Pubblica ha scritto una lettera aperta al sindaco Francesco Ferrari per continuare a battere il ferro sulla questione legata alla discarica Rimateria e al suo futuro. Riportiamo integralmente la lettera:

"Il Comitato Salute Pubblica ha deciso di scriverLe queste poche righe riguardo alla situazione in Colmata.

Dal momento che buona parte della campagna elettorale è stata sviluppata sul tema della discarica a Ischia di Crociano, siamo certi che Lei non abbia dimenticato gli impegni presi con i suoi Elettori e con tutti i Cittadini.

Ci sembra che la presenza di una insalubre e inquinante discarica, dove niente si ricicla e di tutto si conferisce, all'entrata di Piombino e confinante con le porte di casa di alcuni suoi Concittadini, stia divenendo qualcosa di scontato e per alcuni irreversibile. Si da' rilievo sulla stampa locale dei suoi incontri con i Dirigenti di Rimateria e con i Privati che detengono le quote di maggioranza, come se ogni cosa fosse in regola all’ interno di quella discarica e come se non vi fossero debiti da ripianare...

Si legge dell’ incontro con i Sindacati riguardo le sorti dei Lavoratori e del loro futuro e a tal proposito vorremmo aggiungere che nessuno in precedenza si era preoccupato di proteggerli, forse perché faceva comodo usarli come arma di pressione, ma non si nota la stessa attenzione verso chi ,senza alcuna colpa, è costretto a convivere ogni giorno coi miasmi e col pericolo di una discarica troppo vicina.

Gli abitanti di Colmata, 'figli di un dio minore', non vengono mai rammentati se non per offrire scuse di comodo o cercare di far loro accettare una illegalità conclamata e persistente negli anni in funzione di ritorni economici per ditte esterne. Non possiamo fare a meno di notare, per esempio, che non viene richiesta la V.I.S., che dei carotaggi proprio non se ne parla, mentre riguardo alle centraline di monitoraggio si rimane nel vago...si ha la sensazione di andare verso una 'normalizzazione' di una realtà che invece normale non è e si parla di 'riqualificazione' che sembra voler dire tutto e il suo contrario a seconda di chi usa questo termine. Apprezziamo la volontà di formare una Commissione di studio sulla pregressa situazione di Asiu, Tap e Rimateria per capire cosa in realtà sia successo ma sempre in nome della trasparenza, perché non pubblicare i contratti sottoscritti coi Privati e i bilanci 2018 e il parziale 2019? Concludiamo ripetendo che non vogliamo Piombino polo nazionale di raccolta rifiuti, facendole umilmente osservare che la temuta chiusura di Rimateria non provocherebbe danni ambientali, essendo questi ultimi già in essere da molti anni e che aldilà della parola bonifiche strumentalmente usata da chi le bonifiche proprio non pensa a farle, non è accettabile nessun aumento anche parziale e sotto mentite spoglie della discarica".