Politica

Discarica, “dopo le promesse un risultato opposto”

Lo hanno sottolineato dal Pd contestando il sindaco Ferrari ed evidenziando tutti i cambiamenti derivati dall’arrivo della nuova proprietà

Federazione e Unione comunale Pd in una nota hanno voluto evidenziare gli effetti del fallimento Rimateria e dell’arrivo di una nuova società privata.

“Dopo due anni di promesse e di atti amministrativi e urbanistici utili solo a proseguire la campagna elettorale, la vicenda della discarica di Ischia di Crociano sembra arrivata a una svolta. Il risultato è diametralmente opposto da quello auspicato dai cittadini che nel 2019 hanno dato fiducia alle promesse di Ferrari. Dal punto di vista amministrativo il fallimento di Rimateria ha portato alla perdita di controllo da parte del Comune sull'intero processo di gestione dei rifiuti che, di fatto, passa nelle mani di un’azienda privata che organizzerà i suoi profitti con rifiuti comprati sul mercato chissà dove. Sul fronte ambientale, la discarica è stata abbandonata creando un potenziale danno ambientale e senza nessun intervento sulla falda”, hanno spiegato.

“Tutto ciò - hanno proseguito - a spese dei lavoratori che hanno perso il proprio posto di lavoro a fronte di promesse di ricollocazione che non si sono mai concretizzate. Perché Ferrari non usa i soldi risparmiati dalla causa Navarra per rifondere quelle famiglie? Oggi assistiamo al risultato delle scelte dell'amministrazione che creeranno in città problemi gravi”.

“Ancora non siamo a conoscenza dei dettagli del progetto Rinascenza Toscana, ma alcuni giudizi di estrema contrarietà possono già essere espressi. - hanno aggiunto - La nuova proprietà si è sì impegnata alla messa in sicurezza della discarica e al riassorbimento della forza lavoro, anche se ci pareva che Ferrari mirasse alla chiusura della discarica. Questo significa, però, che gli spazi in discarica che saranno usati per il conferimento dei rifiuti saranno esattamente gli stessi proposti nel 2019 nel piano Pellati. In più stanno emergendo gravi criticità sulla possibilità di installazione di impianti di trattamento dei rifiuti da fuori. In particolare, la presenza di un impianto di essiccazione di fanghi, l'impianto per l'ossidazione termica e la produzione di syngas da fanghi e plastiche assimilabile a un inceneritore e il trattamento di percolato proveniente da chissà dove, rappresenterebbero a nostro giudizio un significativo aggravio dell'impatto ambientale, anche rispetto alla situazione del 2019. Tutti impianti che sarebbero realizzati sull’area che è stata raccontata da Ferrari come nuovo parco pubblico nella famosa variante”.

“Crediamo che su questo la giunta debba ai cittadini delle spiegazioni. - e hanno concluso - Quindi, in sintesi: la discarica riapre con gli stessi spazi previsti prima del 2019, arriveranno rifiuti da fuori, il controllo pubblico non ci sarà più e sarà tutto in mano a privati che faranno affari coi rifiuti, su quelle aree sorgeranno impianti paragonabili a un termovalorizzatore, la variante era solo uno specchietto per le allodole”.