Attualità

Discarica, quale futuro con Rinascenza Toscana

Salute Pubblica: “Rinascenza Toscana pensa al trattamento di fanghi, ad un impianto di trattamento dei percolati non solo della discarica di Piombino”

Il Comitato Salute Pubblica vuole vederci chiaro sul futuro della discarica di Piombino.

“Nel mese di Settembre di fatto scade la locazione della Società Rinascenza Toscana che detiene in affitto le discariche ex Rimateria ed ex Lucchini, ma nei primi giorni del mese di Ottobre la Regione Toscana dovrebbe discutere anche la modifica alla Valutazione di Impatto Ambientale, richiesta da suddetta società, per consentire in quelle discariche conferimenti di rifiuti organici e non più solo industriali. - hanno riferito dal Comitato - Noi non condividiamo naturalmente il piano industriale, del quale si conoscono i contenuti solo da informazioni giornalistiche. Rinascenza Toscana pensa al trattamento dei fanghi, ad un impianto di trattamento dei percolati non solo della discarica di Piombino, all’abbancamento di altri nuovi rifiuti provenienti da fuori ed infine ad un inceneritore per plastiche. Insomma, di tutto di più e non prevede minimamente le bonifiche, come del resto le società che l’hanno preceduta, bensì un piano industriale avulso dalle previsioni urbanistiche della zona e dalle esigenze di riqualificazione di quell’area”.

“Confidiamo che l’Amministrazione Comunale, le forze politiche cittadine e regionali si adoperino invece perché non avvenga il passaggio di proprietà di una serie di discariche che presentano, dagli ultimi report Arpat, problemi igienico sanitario, di salubrità e che necessitano di tutto fuorché di essere ampliate e sopraelevate. - hanno evidenziato - In questo contesto sarebbe invece quanto mai urgente procedere alla realizzazione dei carotaggi tra l’altro già deliberati e finanziati dall’Amministrazione Comunale, come sarebbe doveroso sapere se la Commissione consiliare di inchiesta per il debito Asiu abbia svolto indagini e abbia prodotto risultati”.

“A tutela della falda idrica superficiale la curatrice fallimentare e l’Amministrazione comunale si dovrebbero adoperare per inserire o per sollecitare l’inserimento dell’intera area delle discariche all’interno della trincea drenante, ricordiamo loro che la bonifica della LI53 Ar non potrà essere eseguita secondo il vecchio progetto approvato dal Ministero dell’Ambiente in quanto è stata accertata la presenza di percolato proveniente dalla discarica ex Lucchini. - hanno proseguito - Ci chiediamo come il Comune e la Regione, alla luce dei dati di Arpat, possano ancora fare finta di niente e come la Regione possa autorizzare l’ampliamento e la sopraelevazione della discarica ex Lucchini dalla quale proviene questo pericoloso inquinante per la falda superficiale”.

All’Amministrazione comunale po la richiesta affinché organizzi un Consiglio comunale tematico per impegnare le varie forze politiche a respingere il progetto di Rinascenza Toscana.

“Abbiamo bisogno di bonifiche e di intervenire al più presto al fine di intercettare i percolati che inquinano la falda superficiale, di ridurre il biogas così pericoloso per la salubrità delle famiglie che abitano a meno di 500 metri dal perimetro delle discariche e di favorire uno sviluppo produttivo diverso da quanto auspicato da Rinascenza Toscana e di seguire le indicazioni che la città di Piombino ha dato con il proprio voto ormai da anni”, hanno concluso.