Cronaca

L'avvocato furbetto è stato smascherato

Dopo una serie di indagini di carabinieri e finanza, è stata formulata l'accusa di falsità materiale e consulenza infedele per un avvocato piombinese

Era il novembre 2014, quando erano iniziate le prime perquisizioni e ora sono state chiuse le indagini a carico di un legale piombinese, C.C. di 42 anni, finito nelle indagini di carabinieri e guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta Real Estate.

Come riportato dal quotidiano Il Tirreno, l’avvocato era indagato per aver contraffatto una serie di atti pubblici e acquistato timbri contraffatti che riproducevano i sigilli del tribunale di Livorno e gruppi-firma di funzionari e impiegati dello Stato.

Quello che è emerso sono decreti ingiuntivi, ricorsi in appello, sospensioni delle esecuzioni giudiziarie, pignoramenti e documenti taroccati a discapito di tre principali ignari clienti.

L’avvocato furbetto ha preso in giro una coppia che voleva separarsi, ha lasciato in mezzo alla strada una famiglia che si era rivolta a lui per bloccare il pignoramento del proprio appartamento e aver disatteso quanto rassicurato a un commerciante relativamente al blocco del pignoramento del suo stipendio.

Una truffa dietro l’altra, costate all’avvocato piombinese l’accusa di falsità materiale e consulenza infedele. Ora ci sono venti giorni di tempo per presentare memorie, depositare attività difensive oppure chiedere al pubblico ministero di essere interrogato.