Politica

Cardiologia, cosa prevede la riorganizzazione

A fare il punto è Piombino Domani. "Il partito del sindaco cavalca una raccolta firme quando avrebbe tutti gli strumenti per affrontare i problemi"

In merito alla questione cardiologia e al dibattito che si è aperto in questi giorni, Piombino Domani pensa sia "necessario affrontare la questione in maniera laica, partendo dalla complessità di una questione che tocca da vicino la vita di tutti noi e che allo stesso tempo, per la sua tecnicità, richiede una certa attenzione".

Il primo riferimento va al documento con la proposta di riorganizzazione dei due ospedali di Piombino e Cecina e dei relativi servizi sanitari, elaborato da un lavoro congiunto tra i Comuni e la Società della Salute Valli Etrusche. "Si tratta di un documento tecnico-politico, votato in tutti i consigli comunali, che aveva lo scopo di porre le basi per una discussione sul tema, anche e soprattutto nel rispetto delle leggi che regolano la sanità, come la Legge Balduzzi, norme che, piaccia o no, chi governa è costretto a rispettare. - hanno spiegato dal gruppo - In quel documento era stata prevista una suddivisione delle competenze e funzioni tra i due presidi, che dovevano caratterizzarsi ognuno per la propria specializzazione e Piombino si sarebbe specializzata sulla cardiologia interventistica e vascolare. A Cecina era pronta la sala dell'elettrofisiologia, che non è emodinamica, ed eventualmente l'angiografo che poteva essere utile per integrare tecnologia a scopi diagnostici. L'angiografo era previsto anche per Piombino perché sarebbe dovuto servire per una sala di Cardiologia Interventistica utile per il trattamento delle coronaropatie in elezione. Inoltre lo stesso strumento poteva trovare applicazione in altre branche, come ad esempio la radiologia interventistica vascolare, non presente negli ospedali delle Valli Etrusche".

Altro discorso per la cardiologia interventistica d’urgenza che segue un'altra strada "che è quella - hanno spiegato - dell'Emergenza-Urgenza con un protocollo completamente diverso: ECG immediato sul posto e trasferimento diretto a Grosseto o Livorno. Cosa, ad esempio, che funziona bene all'isola d'Elba. Impossibile pensare a 4-6 cardiologi interventisti solo per Piombino quando abbiamo difficoltà a trovarne uno semplice, non emodinamista". 

"Fa una certa impressione per questo vedere il partito del sindaco, Fratelli d’Italia, cavalcare una raccolta di firme quando avrebbe tutti gli strumenti per affrontare queste tematiche nell’ambito della Società della Salute, di cui fa parte. - hanno commentato - Sarebbe interessante, a questo proposito capire se l’attuale amministrazione di Piombino intende confermare o meno questo documento, allo stato attuale del tutto disapplicato, magari chiedendo un impegno esplicito riguardo la cardiologia interventistica e lo sviluppo futuro di una vera e propria emodinamica. Che poi gli ospedali periferici siano in profonda crisi, questo è indubbio. ma le ragioni della crisi sono molte e complesse. Il lavoro del consigliere Gianni Anselmi in Regione ha indubbiamente permesso di far arrivare a Villamarina alcuni professionisti nei territori periferici provando a contrastare il problema, nell'alveo della legge vigente. E non era affatto scontato visto che economicamente quella legge ha richiesto un impegno importante. Se poi si vuole rivedere tutta la politica sanitaria nazionale, la maggioranza che governa la nazione abolisca la legge Balduzzi e riscriva le norme", hanno concluso.