Politica

"Donare sangue, percorso da sostenere e tutelare"

A dirlo è il segretario provinciale Udc Coppola che segnala dei tagli al servizio in Val di Cornia con non pochi disagi per i donatori

"Donare sangue è un atto d’amore, ma è anche un percorso sociale che deve essere sostenuto e tutelato". A sottolineato è Luigi Coppola (segretario provinciale Udc Livorno) che chiede lumi in merito ad alcune modifiche rispetto al servizio che potrebbe risentire di scelte economico-politico-gestionali delle aziende sanitarie.

"L’esempio di Cecina di fine Ottobre è lampante, dove il centro trasfusionale è rimasto chiuso senza preavviso, nonostante le tante donazioni prenotate. - ha raccontato Coppola - A Piombino si stanno verificando episodi altrettanto spiacevoli che hanno sollevato molte lamentele fra i donatori. Fino all’anno passato i risultati delle analisi propedeutiche alla donazione venivano inviati per posta, oggi invece, si reperiscono tramite un’app molto complessa, che può andar bene per i tanti giovani, ma molto meno per i moltissimi di mezza età che hanno poca dimestichezza con i modernissimi smartphone. Fino all’anno passato ad ogni donazione trimestrale venivano garantiti controlli e test sanguigni con particolare attenzione a colesterolo, glicemia e trigliceridi. Oggi non è più così, tali esami vengono effettuati una volta all’anno, mentre permane il test dell’emocromo. Inoltre, sul referto non sono più evidenziati, come avveniva prima, i risultati del test Hiv e di altri virus infettivi".

Il segretario provinciale Udc chiede una risposta in merito per capirne la motivazione e se tali modifiche riguardano solo alcuni centri trasfusionali dell'azienda Usl Toscana Nord Ovest.

"A Pontedera ed a Pisa la prassi è la stessa dell’anno passato e non vi sono al momento notizie di cambiamenti imminenti. - ha sottolineato - E’ opportuno capire se i nuovi protocolli che stanno applicando a Piombino, e forse in tutta la provincia di Livorno, cosa che dovrà essere verificata, abbiano l’obiettivo di avviare una ristrutturazione del servizio in ambito locale e provinciale. Non vorremmo che ancora una volta sia il nostro territorio a dover subire le conseguenze di tagli regionali, che da sempre hanno privilegiato il centro della Toscana rispetto alle realtà periferiche ed in particolare la Val di Cornia".