Politica

Ecco come funziona la compensazione delle multe

E' il sindaco Ferrari a spiegare come funziona la prassi già attiva da anni a Piombino e su basa volontaria. "Curioso che il Pd si scandalizzi tanto"

Francesco Ferrari

Il sindaco Francesco Ferrari interviene per spiegare il meccanismo che permette al Comune di compensare le multe non pagate con i contributi scolastici, questione discussa nel consiglio comunale di lunedì 17 febbraio. Una spiegazione che arriva dopo le critiche ricevute dal Partito Democratico (leggi qui l'articolo correlato).

“Questo genere di compensazione – ha spiegato il sindaco – è una prassi interna degli uffici in vigore da tempo, era possibile già durante le precedenti amministrazioni. È un modo per semplificare i meccanismi sia per i cittadini che per gli uffici: se il cittadino ha un debito nei confronti dell’amministrazione può saldarlo scomputando la stessa cifra erogatagli sotto forma di contributo scolastico da parte del Comune. Finora, e quindi con le precedenti amministrazioni, questa compensazione veniva prima avviata e successivamente comunicata al cittadino che, in caso non fosse stato d’accordo, avrebbe potuto interrompere l’iter compensativo. Da adesso, su iniziativa dell’assessore al bilancio Paolo Ferracci, sarà inviata una comunicazione al cittadino debitore per informarlo, innanzitutto, del diritto allo studio e all’istruzione dei propri figli e poi della possibilità di scomputare quel debito con i suddetti contributi". 

"In caso di accettazione si procederà con l’iter. Chiaro, quindi, che rappresenterà una misura facoltativa e volontaria proposta dagli uffici che il cittadino può rifiutare. Ben diverso dall’affermare che il Comune toglie i contributi scuola a chi non paga le multe. Sono convinto che il Comune debba applicare ogni possibile misura per semplificare il rapporto tra i cittadini e l’ente pubblico, già gravato da una burocrazia complessa e contorta. Francamente, trovo curioso che il Pd si scandalizzi tanto davanti a un banale modo per semplificare tempi e metodi che, oltretutto, era già in uso quando erano loro a governare”.