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Ecco dove si costruisce di più in Val di Cornia

Secondo il rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il consumo di suolo si fa strada ma la situazione non è tragica

Il rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aggiornato al 2015 sulla base dei campionamenti del 2012 mostra lo stato della Val di Cornia in fatto di consumo di suolo.

Stando al monitoraggio, osservando la cartina è possibile notare come nella fascia costiera e per la precisione a San Vincenzo e Piombino il consumo di suolo supera la media nazionale. In linea con il dato nazionale, invece, la situazione a Campiglia Marittima, mentre a Suvereto e Sassetta la percentuale è molto bassa lasciando decisamente più spazio alla natura.

Complessivamente nella provincia di Livorno la percentuale è dell’8,2% (la media nazionale si aggira attorno al 7%), mentre in Toscana le edificazioni coprono il 56,4%. La costa toscana, comunque, è decisamente meno cementificata rispetto a tutte le altre zone costiere.