Lavoro

"Ennesima passerella inutile", Uglm non va a Roma

Uglm non ha aderito alla manifestazione dei metalmeccanici promossa da Fim, Fiom e Uilm. "Le mobilitazioni devono nascere dalla volontà degli operai"

Bandiere Uglm

Uglm ha deciso di non aderire all'iniziativa promossa da Fim, Fiom e Uilm nazionale per le acciaierie di Piombino e Taranto. 

"Si è svolto il Consiglio di fabbrica al quale abbiamo partecipato per ascoltare le motivazioni che hanno portato Fim, Fiom e Uilm a partecipare alla manifestazione del 10 Novembre a Roma. Come Uglm, - hanno spiegato in una nota - sia a livello nazionale che territoriale, abbiamo deciso di non aderire a questa iniziativa. Riteniamo e lo diciamo da tempo, che le vertenze di Taranto e Piombino debbano essere tenute insieme, perché hanno molte criticità simili e perché sono i due poli siderurgici più grandi e importanti del Paese, ma in questa fase e con così poco preavviso, senza neanche una convocazione ufficiale del Governo, dal nostro punto di vista questa è una manifestazione impostata frettolosamente e che con ogni probabilità, non porterà nessun risultato concreto". 

"I lavoratori che decidono di manifestare avranno sempre il nostro massimo rispetto e la nostra solidarietà, ma ogni tipo di mobilitazione, a nostro avviso, deve nascere dalla volontà dei lavoratori, discussa e organizzata nel Consiglio di Fabbrica, non comandata dai piani alti e soprattutto deve essere improntata al raggiungimento di un risultato. - hanno aggiunto - Riteniamo quindi che per Jsw, anche alla luce degli ultimi avvenimenti come la vendita degli impianti all’asta su internet e l’incidente occorso nei giorni scorsi con infortunio di un lavoratore, sarebbe stato più sensato manifestare davanti alla fabbrica, in città, coinvolgendo magari anche le istituzioni locali". 

Insomma, per questi motivi Uglm non aderisce alla manifestazione del 10 Novembre a Roma.