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"Essenziale apporto degli ospedali di prossimità"

Al 13 Novembre 50 posti letto liberi su 430, 3 nelle terapie intensive. L'Asl nord ovest fa il punto, dopo Pontremoli e Cecina si prepara Piombino

Ambulanza e personale sanitario (Foto di repertorio)

In tutta la Asl Toscana nord ovest sono 50 i posti letto liberi destinati ai pazienti Covid (su 430), per quanto riguarda la terapia intensiva invece i posti sono 3, ampliabili in caso di necessità.

Ha fatto il punto il direttore generale della Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani sottolineando che ad oggi si registrano 60 ricoveri in più rispetto al picco raggiunto nella prima fase della pandemia. 

Così, anche l'ospedale di Piombino si prepara ad accogliere i pazienti Covid per cure intermedie, dopo Pontremoli e Cecina. In seguito verranno attivati letti di cure intermedie a Barga, se fosse necessario in quest’ultimo presidio potrà essere garantita anche la degenza ordinaria Covid.

“Sicuramente la situazione è difficile e impegnativa ma posso anche affermare che al momento è sotto controllo. Fondamentale in questo frangente è l’apporto che stanno fornendo gli ospedali di prossimità. - ha detto Casani - L’attività Covid – ha spiegata - è già partita a Pontremoli con circa 20 posti letto dedicati, a Cecina con 24 posti letto di degenza ulteriormente estendibili e, la prossima settimana, si partirà anche a Piombino che contribuirà con 24 letti di cure intermedie destinati a chi ha necessità di sorveglianza sanitaria ma non di cure a più alta intensità. In seguito verranno attivati letti di cure intermedie a Barga, se fosse necessario in quest’ultimo presidio potrà essere garantita anche la degenza ordinaria Covid. Il coinvolgimento di tutta la rete ospedaliera risponde ad un principio di solidarietà che sta alla base dell’ordinanza numero 96 della Regione Toscana e che ci consente di gestire questa fase difficile della pandemia in maniera più serena, nel rispetto di tutti i criteri di sicurezza, sia degli operatori, sia dei pazienti. E’ quindi importante mettere a sistema tutti gli ospedali in modo che ognuno dia il proprio contributo”.

“Inoltre – ha concluso – anche a seguito delle indicazioni fornite dalla Regione Toscana, stiamo riducendo l’attività chirurgica programmata, ma garantiamo la presa in carico delle urgenze e dei pazienti oncologici. Il piano è stato pensato proprio per garantire tutte le necessità”.