Politica

Fallimento Rimateria, tra scenari e possibilità

È A Sinistra a evidenziare le possibilità che avrebbe avuto la società nei prossimi mesi. “Da oltre 6 mesi tutte le autorità ne sono a conoscenza”

La discarica a Piombino

"L’azienda Rimateria avrebbe dovuto essere fondamentale per il risanamento e sviluppo del territorio della Val di Cornia", lo ha ricordato e sottolineato A Sinistra in una nota facendo alcune considerazioni rispetto ad alcune opere in procinto di realizzazione.

"Oltre alla realizzazione delle bonifiche, a cominciare da Città Futura e alla messa in sicurezza idraulica dell’area industriale, il fallimento potrebbe mettere in discussione anche la bonifica dell’area della dismessa centrale Enel e il primo lotto del completamento della strada 398, dallo svincolo della strada Geodetica al Gagno, infrastruttura fondamentale per Piombino, il porto e l’area industriale. - hanno spiegato - Sei mesi fa Sales, aggiudicataria dei lavori di realizzazione della bretella Geodetica-Gagno, e l’azienda che si occupa della bonifica dell’area Enel hanno inviato a Rimateria la richiesta di preventivi per il conferimento dei rifiuti. Sales prevede di conferire in discarica oltre 300mila metri cubi di rifiuti e di conferire altri materiali da trattare e anche riciclare. La bonifica dell’area dell’Enel produrrebbe oltre 10mila tonnellate di rifiuti e poco meno di 80mila tonnellate di materiale da riciclare. I lavori di costruzione della strada 398 inizieranno a Settembre e se non si potrà mettere in una discarica di prossimità i materiali di risulta degli scavi del cantiere e conferire comunque materiale da riciclare, ci sarà un aggravio di costi di trasporto tale che potrebbe mettere in discussione la realizzazione dell’opera stessa. Inoltre viene proprio meno la possibilità di costruire la strada utilizzando materiali riciclati, derivati dalla rimozione dei cumuli stoccati sull’area LI 53 e dalla bonifica di Enel. La cosiddetta economia circolare, che eviterebbe di consumare ancora le colline di Campiglia. Per costruire la strada 398 si prevedono di utilizzare 300mila metri cubi di materiale che avrebbe potuto essere il riciclato di Rimateria".

Come evidenziato da A Sinistra "Rimateria poteva ottenere molti utili da questi smaltimenti e soprattutto poteva finalmente avviare l’attività di trattamento dei rifiuti generando ulteriori ricavi dall’utilizzo dei materiali riciclati per la realizzazione dei sottofondi della nuova bretella. Altre entrate per l’azienda che nel giro di pochi anni avrebbe potuto raggiungere gli obbiettivi di risanare il proprio bilancio, saldare i debiti a tutti i creditori e salvare i posti di lavoro".

"Da oltre 6 mesi tutte le autorità sono a conoscenza di queste richieste di conferimento di rifiuti locali pervenute a Rimateria, delle opportunità di remunerazione di queste attività e della conseguente possibilità di salvezza per la società, ma, nonostante questo, è stata fatta fallire. A questo punto sicuramente verranno alla luce tutte queste esigenze del territorio e allora, per rimediare si cercherà un privato che rilevi Rimateria".

Lo scenario ipotizzato: "Rimateria andrà all'asta e così andrà a compimento il vero obiettivo del veto al piano: far fallire Rimateria e far subentrare un privato che avrà il solo obbiettivo di fare business senza il controllo pubblico e libero da ogni debito e che magari sarà osannato come una specie di salvatore della patria".