Politica

"La vicenda Aferpi gestita nel peggiore dei modi"

A dirlo sono i consiglieri regionale di Sì-Toscana a sinistra che riconoscono delle responsabilità anche al presidente Rossi per aver creduto a Rebrab

Tommaso Fattori e Paolo Sarti

"Mentre il Governo liquida l'esperienza fallimentare di Rebrab per le acciaierie di Piombino, Rossi faccia i conti con quelle promesse che aveva fatto sue". Ad affermare ciò sono Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Si'-Toscana a Sinistra, commentando l'invio della lettera da parte del governo che contesta ad Aferpi il mancato rispetto degli accordi firmati il 30 giugno scorso (leggi l'articolo correlato).

Oltre alla preoccupazione per il destino di migliaia di lavoratori, "non possiamo non ricordare le responsabilità del presidente della Regione, Enrico Rossi - hanno aggiunto - per aver gestito nel peggiore dei modi questa drammatica vicenda fatta di promesse mancate e fumosi progetti industriali". 

Per i consiglieri di Sì - Toscana a sinistra il presidente Rossi sarebbe corresponsabile di questa situazione colpevole di aver rilanciato i propositi di Rebrab senza aver scrupolosamente controllato le promesse dell'algerino, "alimentando così non le speranze dei lavoratori, ma le loro illusioni, purtroppo". 

Fattori rimprovera al presidente della Giunta regionale anche il viaggio in Algeria, nel quale definì Rebrab 'un grande imprenditore italiano: "Se avessero viaggiato meno con la fantasia, tanto Rebrab quanto Rossi, non ci saremmo trovati a questo punto. - e si conclude - Il governo regionale e nazionale prendano atto della gravità della situazione e lavorino ad un piano concreto che deve prevedere il ricorso a forme di controllo pubblico su uno dei settori strategici per l'Italia".