Politica

Favoritismi in Comune, la denuncia di Ferrari

Il consigliere deposita un esposto in Procura in cui denuncia un presunto conflitto d’interessi a favore della moglie del sindaco Giuliani

Foto tratta della pagina Facebook 'Francesco Ferrari sindaco'

Il consigliere comunale e rappresentante locale di Fratelli d’Italia Francesco Ferrari ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno. Al centro del mirino l'affidamento del servizio di sorveglianza del Consorzio Balneare Costa Est.

Poco prima della fine del mandato 2014, l’allora Giunta comunale, tra cui risultava l’assessore Massimo Giuliani, ha approvato all’unanimità la Delibera n. 95/2014 con cui si è approvato il piano collettivo di sorveglianza balneare dell’anno 2014 per la spiaggia del parco della Sterpaia, affidandone l’esecuzione al Consorzio Balneare Costa Est. Oltre ad approvare il Piano, la Giunta ha contestualmente approvato la bozza di convenzione successivamente ratificata tra il Comune ed il Consorzio stesso, riconoscendo a quest’ultimo un compenso di 106.877,00 euro complessivi.

La particolarità che ha suscitato l’attenzione del consigliere è stata la precisazione in cui veniva affidato il coordinamento del servizio di sorveglianza alla moglie dello stesso assessore, oggi sindaco. “La procedura di affidamento della sorveglianza al Consorzio non ha seguito alcun bando”, sottolinea il consigliere Ferrari. Nella convenzione, infatti, si fa rimando agli articoli che determinano le procedure negoziate senza pubblicazione di un bando di gara, “senza tuttavia spiegare nel dettaglio – prosegue Ferrari – le ragioni giuridiche e di fatto che avrebbero consentito di operare una procedura negoziale, evitando la gara pubblica”.

“Quel che più conta è che Massimo Giuliani, attuale sindaco di Piombino, partecipò personalmente alla riunione di Giunta del e, quale assessore, votò favorevolmente alla delibera stessa che evidentemente, in modo diretto, favoriva sua moglie – denuncia il consigliere Ferrari -. Ferma l’eventuale responsabilità penale di cui se ne occuperà la magistratura, ritengo indiscutibile che vi sia, nella vicenda, una gigantesca responsabilità di natura politica. La condotta di Giuliani non ha minimamente tenuto di conto del conflitto di interessi”.