Lavoro

“Caro Jindal non c’è niente da festeggiare”

L’idea di un brindisi in fabbrica per le festività natalizie ha lasciato un po’ di amaro in bocca a qualche lavoratore. Per l’Usb solo propaganda

Al diffondersi della notizia di un brindisi in fabbrica in occasione delle festività natalizie le reazioni sono state diverse. Se da un lato sembra riprendere piede l’idea della fabbrica di un tempo che coinvolgeva lavoratori e le loro famiglie, per altri questa mossa non è piaciuta per niente. Tra questi l’Unione sindacale di base che di festeggiare non ha alcuna voglia.

“Si parla di brindisi augurale, servizio navetta dedicato e animazione per i più piccoli. A prima vista potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto ma purtroppo non è così. - hanno commentato dell’Usb - Uno stabilimento pressoché fermo con un solo treno di laminazione a lavoro, senza aver ricevuto ancora nessuna garanzia reale sul piano industriale, con 1300 operai in cassa integrazione che il prossimo anno avranno un reddito di 700 euro mensili si pensa davvero a festeggiare?Pensiamo che questo invito sia un’offesa non solo per i lavoratori dell’acciaieria ma per tutta Piombino. E’ l’ennesima vergognosa azione di propaganda (come i 15 mila euro donati per la scuola Dante Alighieri) di un’azienda che non ha ancora investito un euro sugli impianti e non ha ancora chiarito quale dovrà essere il futuro della nostra acciaieria”. 

L’Usb rimanda i festeggiamenti a “quando tutti gli operari saranno rientrati a lavoro con salari dignitosi, quando la sicurezza sul lavoro sarà garantita, quando saranno fatti investimenti per la sostenibilità ambientale di tutti gli impianti”.