Lavoro

"Al Mise per discutere davvero del Piano Jsw"

Fim, Fiom e Uilm hanno commentato quanto illustrato dal vicepresidente esecutivo Carrai. Inaccettabili i numeri sull'occupazione

Le bandiere di Fim, Fiom e Uilm

Terminate le assemblee con i lavoratori Jsw, Piombino Logistics e Gsi per illustrare le linee del piano industriale Jsw, Fim, Fiom e Uilm hanno commentato l'incontro di ieri in azienda alla presenza di tutti gli attori coinvolti nel rilancio dello stabilimento siderurgico piombinese.

"Siamo sempre più convinti di non aver partecipato alla tanto attesa presentazione del Piano Industriale ma è apparso esclusivamente un evento di natura propagandistica. - hanno commentato in una nota Fim, Fiom e Uilm - Abbiamo assistito solo alla presentazione di alcune slide neppure visibili, tanto che come Fim, Fiom e Uilm le abbiamo richieste sotto forma cartacea, e successivamente ci sono state confermate delle idee, linee guida ed intese non vincolanti con vari gruppi industriali che erano ormai già pubbliche. La sensazione è che per fini elettorali si sia voluto anticipare questa presentazione e questi annunci ma che sia l'Azienda che il Governo non fossero ancora adeguatamente preparati".

"Basta pensare - si prosegue nella nota delle tre sigle sindacali - che solo questo venerdì si dovrebbe concludere l'intesa che permetterebbe ad Invitalia ad entrare nel capitale sociale con 30 milioni. Un'entrata che come Fim, Fiom e Uilm giudichiamo, se sarà confermata, come la vera notizia positiva dell'evento di ieri insieme all'anticipazione, anche questa da capire meglio, che nel Decreto Semplificazioni dovrebbero avere garantito una percentuale significativa di produzione pluriennale di rotaie per Rfi".

Per quanto riguarda l'occupazione nel settore siderurgico i sindacati ritengono che "le dichiarazioni fatte da Carrai siano non solo inaccettabili, ma completamente al di fuori della realtà. L'annuncio che apprezziamo di voler salvaguardare tutta l'occupazione per tutta la durata del Piano, che arriva al 2025, non può comunque lasciarci tranquilli. Occorrono le garanzie di copertura di ammortizzatori sociali per una durata così lunga ed occorre iniziare a valutare con il Governo e con l'Azienda in che modo poter integrare tale ammortizzatori a migliaia di lavoratori che sono stati penalizzati dal mancato rispetto degli impegni firmati con la garanzia delle Istituzioni. Occorre un piano che rilanci finalmente il avoro e non fatto ancora solo di sussidi economici".

"Per discutere davvero di un Piano Industriale quindi occorre un incontro urgente con il Ministero dello sviluppo economico e fin da subito ci attiviamo per richiedere tale riunione in cui tutti i dubbi e perplessità emerse dai lavoratori nelle assemblee, dovranno trovare opportune risposte", hanno concluso.