Lavoro

Partner o no, al Governo si chiedono idee chiare

Fiom: "Il tempo non è una variabile indipendente. Non siamo disposti ad aspettare il 31 ottobre attendendo lo scorrere del tempo"

Da quell'incontro al Ministero dello Sviluppo sembra essere calato il silenzio sulla vicenda Aferpi in attesa di conoscere una risposta, auspicabilmente definitiva, entro il 31 ottobre. Ma per la Fiom in questi 35 giorni chiede al Governo di essere pronto a gestire la situazione qualunque essa sia.

Che si trovi una soluzione in bonis attraverso un accordo commerciale fra Cevital e i soggetti interessati al polo siderurgico piombinese o che ci si avvii verso la rescissione contrattuale per inadempienza, secondo il sindacato non si potrà rimanere a guardare.

"Chiediamo che il Governo sia coerente con gli impegni che si è assunto, - viene riportato in un comunicato Fiom - e dal primo novembre, avvii la nuova procedura di amministrazione straordinaria e metta in condizione il nuovo Commissario Straordinario, attraverso la disponibilità di un finanziamento pubblico di far ripartire i treni di laminazione consolidando la continuità produttiva".

La sensazione, a questo punto, è quella di essere ostaggi dell'imprenditore algerino. Trentacinque giorni sono lunghi e la pazienza dei lavoratori è finita da tempo (leggi l'articolo correlato).