Politica

"Fondamentale incoraggiare lo sviluppo del porto"

Il Partito Democratico di Piombino sostiene il recupero delle aree degli ex parchi minerali per uno sviluppo innovativo del porto

Il porto di Piombino

Il Partito Democratico ha espresso soddisfazione per la decisione del Tar di respingere la sospensiva avanzata da Jsw, restituendo di fatto le aree dell’ex parco minerali delle acciaierie all’Autorità di Sistema Portuale che ne aveva fatto richiesta al demanio nei mesi scorsi per proseguire con lo sviluppo che il presidente Luciano Guerrieri ha immaginato per il porto di Piombino.

"Il recupero a uso pubblico di queste aree di retroporto non mina in alcun modo il nuovo sviluppo dell’industria siderurgica con il possibile investimento di Metinvest, anche questo auspicato dal nostro Partito, ma promuove un’evoluzione significativa di ulteriori aree del porto alla ricerca di nuovi mercati che possano generare nuovo lavoro e nuova ricchezza diffusa. - hanno commentato i segretari di Federazione Simone De Rosas e dell'Unione Comunale Fabio Cento - La questione principale che riguarda Piombino e più in generale la costa della Toscana da almeno un decennio: lavoro e produzione di ricchezza diffusa".

"Incoraggiare lo sviluppo del porto con nuovi piazzali e servizi è fondamentale per promuovere l’economia portuale e sfruttare appieno le opportunità legate all’economica del mare che sempre più dovrà caratterizzare il nostro territorio. - hanno aggiunto - Pensiamo anche che quelle aree, insieme alla loro naturale vocazione verso la nautica, l’industria, la manifattura leggera, potrebbero rappresentare un luogo per la produzione di energia da fonti rinnovabili come solare e eolico, anche al servizio di una nuova forma di siderurgia ambientalmente sostenibile. Questa è la direzione che come Partito Democratico auspichiamo per la nostra città e le sue prospettive di sviluppo future affiancate al turismo, all’agricoltura e ai servizi già consolidati e presenti sul nostro territorio come ad esempio l’agroittica, con il 40% della produzione nazionale, e la nautica".