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Fondi per quattro progetti di inclusione sociale

La Regione Toscana ha stanziato oltre 40mila euro per i progetti presentati dalla Società della Salute Valli Etrusche

Ammontano a 42.750 euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Toscana per i 4 progetti di inclusione sociale presentati nella zona distretto Valli Etrusche, diretta da Donatella Pagliacci. In particolare per i progetti della Società della Salute saranno rivolti 24mila euro ad “Abitare per vivere”, 3mila euro ad “Autonomie al centro”, 11.500 alla riqualificazione delle case famiglia e centri diurni della Salute Mentale e 4.250 euro a “Spazio Aperto”.

“Si tratta di una occasione importante – ha spiegato Laura Brizzi, direttore dei servizi sociali dell’Azienda USL Toscana nord ovest – per molte delle realtà piccole e grandi, presenti sul nostro territorio, che si occupano di inclusione sociale. I progetti richiederanno un impegno di circa un milione di euro con metà della cifra assicurata dalla Regione Toscana da sempre attenta a queste problematiche e che ringraziamo per l’impegno, anche economico, dimostrato. Tutte le opere e gli interventi dovranno essere realizzati e conclusi entro il 31 dicembre in modo che i soggetti beneficiari possano trasmettere la rendicontazione finale entro il 31 gennaio del prossimo anno”.

A livello regionale gli investimenti destinati a progetti sperimentali e innovativi in materia di percorsi assistenziali, di accoglienza e per l'inclusione sociale di nuclei familiari, anziani, disabili e minori ammontano a più di un milione e 300 mila. 

"Abbiamo accolto la quasi totalità delle richieste - dice l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi - e coperto praticamente tutto il territorio toscano. Quelli che finanziamo sono progetti di ristrutturazione, riqualificazione, risanamento, manutenzione straordinaria, miglioramento, acquisto di arredi e attrezzature, in strutture destinate a disabili, anziani, famiglie, bambini. Tutti interventi che andranno a migliorare la qualità dell'accoglienza e dell'assistenza alle persone che appartengono alle fasce più deboli".