Mentre la questione delle emissioni oltre i valori soglia di formaldeide del rigassificatore di Piombino sono oggetto di una interrogazione in Consiglio regionale da parte del Movimento 5 Stelle e altri comitato cittadini esprimono preoccupazione per eventuali rischi sulla salute, il gruppo "Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino" interviene per minimizzare quanto accaduto.
"Come noto Snam FSRU Italia S.r.l. ha ottenuto, con Decreto n. DM 145 del 3 maggio 2023 l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’esercizio del Terminale FSRU, ubicato nel Porto di Piombino (LI), rilasciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.L’AIA è stata rilasciata alle condizioni di cui al Parere Istruttorio Conclusivo (PIC) reso dalla Commissione istruttoria AIA-IPPC con nota del 7 aprile 2023, protocollo n. CIPPC/584, e al relativo Piano di Monitoraggio e Controllo reso dall’ISPRA con nota del 14 aprile 2023, protocollo n. 20011. - si legge in una nota del gruppo - Ciò premesso, in relazione ai superamenti dei valori limite indicati di cui alla prescrizione ex punto n. 18/PIC, per quanto riguarda l’inquinante formaldeide, ci preme sottolineare quanto segue.1) I valori sono emersi a seguito delle verifiche annuali ordinarie, nell’ambito dei controlli di competenza statale ai sensi dell’art. 29- decies comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., effettuate da ISPRA e da ARPAT, lo scorso mese di maggio. Fatto che evidenzia l’importanza del ruolo degli Enti tecnici di controllo, tanto osteggiati, quanto denigrati dai comitati del no e, purtroppo, non solo da loro. 2) Il sistema dei controlli delineato dalla normativa di riferimento si conferma, pertanto, di alto profilo, professionale, affidabile e tecnicamente idoneo a svolgere la funzione assegnata; e dovrebbe essere motivo di vanto, oltre che di sostegno, da parte delle istituzioni.3) I valori emissivi che ratificano il superamento delle concentrazioni limite sono frutto degli autocontrolli semestrali effettuati da Snam, nel rispetto delle prescrizioni emanate dagli enti".
"L’emanazione della diffida (prot. MASE nt. 103599 del 04/06/2024), ai sensi art. 29-decies del d.lgs. 152/06, - prosegue il gruppo - si configura come un atto corretto, ancorché dovuto, a seguito dagli obblighi di ufficio dell’ente, e sottolinea, ancora una volta, la correttezza del lavoro degli enti e l’assenza di sudditanza di alcun genere.5) L’adozione di una nuova tecnologia per migliorare l’efficienza del sistema di abbattimento, seppur su di uno dei quattro punti di emissione, dimostra che erano già in fase di sperimentazione nuovi sistemi per migliorare l’efficienza di abbattimento dell’inquinante di cui trattasi, ancor prima dell’emanazione dell’atto di diffida.6) FSRU Italia ha attuato un immediato intervento di contenimento dell’inquinante, prevedendo che l'esercizio del terminale di rigassificazione FSRU Piombino avvenisse mediante l’impiego del solo motore GE-4, al quale è associato il camino E4 che, come riscontrato anche da ISPRA-ARPAT sulla base dei dati relativi ai monitoraggi semestrali discontinui, è conforme al valore limite di 20 mg/Nm3.".
"Lo stesso gestore si è tempestivamente attivato provvedendo all’approvvigionamento dei catalizzatori per i camini E1, E2 ed E3, con una previsione di installazione e messa in esercizio degli stessi nel mese di luglio 2024, con la supervisione ed il controllo degli enti. - prosegue il gruppo - Ciò premesso, preme sottolineare che i suddetti valori, superiori alla soglia limite, scaturiscono da una misura puntuale, effettuata alla sorgente emissiva, ovvero al camino; in altri termini, non sono rappresentativi dell’ipotetica esposizione e, quindi, dell’effettivo rischio sanitario.In tale direzione, di ben diverso significato, sono i risultati dello studio diffusionale, anch’esso prescritto dagli enti di controllo, per valutare, in concreto, l’effettiva concentrazione al suolo della molecola in questione. Lo studio evidenzia come, le ricadute al suolo, siano ampiamente al di sotto del valore guida OMS che prevede una concentrazione massima pari a 100 μg/m3; nel dettaglio, i dati in questione, in corrispondenza dei recettori sensibili, risultano compresi in un range tra l’1,0% e il 3,1% (1,0 - 3,1 μg/m3) del suddetto valore OMS nell’assetto attuale, riducendosi a valori ricompresi tra lo 0,6% e l’1,7% (0,6 – 1,7 μg/m3) nell’assetto futuro, ovvero al completamento dell’installazione del sistema di abbattimento con catalizzare ossidativo.In estrema sintesi, l’episodio in questione, oltre a confermare l’ovvietà che gli impianti industriali possono presentare criticità legate a molteplici fattori (tecnici, manutentivi e gestionali), testimonia l’efficacia dei tanto bistrattati enti tecnici, che rappresentano un elemento di garanzia per tutti i cittadini".
"Ribadiamo, infine, che questo territorio non ha bisogno dei soliti allarmismi, o di posizioni strumentali finalizzate ad ottenere un qualche fugace consenso politico, mentre emerge,sempre con maggiore chiarezza,l’importanza di sostenere politiche serie di vigilanza e controllo, che coniughino sviluppo e rigore nel rispetto delle norme ambientali e di sicurezza del lavoro", conclude il comitato.