Attualità

Petizione contro quei parchi fotovoltaici

Approvato un apposito ordine del giorno in Consiglio. Il sindaco Ferrari: "Strategia articolata per contrastare una visione che nuoce al territorio”

La consegna delle firme raccolte contro gli impianti fotovoltaici

Presentati i pareri contrari ai progetti di impianti fotovoltaici in zona Bocca di Cornia e i cittadini supportano il Comune con una petizione.

“Continuiamo a fare tutto ciò che è nelle possibilità del Comune per contrastare i due progetti di impianti fotovoltaici alle porte della città: abbiamo prodotto i pareri tecnici contrari e, oggi, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza con il quale
l’Amministrazione, e quindi la città che rappresenta, si schiera chiaramente contro questi progetti troppo impattanti e che danneggerebbero ulteriormente un territorio già profondamente segnato”. 

Sono molte le azioni che il sindaco Francesco Ferrari e la sua giunta hanno messo in campo per contrastare i due progetti di impianto fotovoltaico presentati da SVP Energy 1 e Solar Energy Sette. 

“Già una volta – ha continuato il sindaco Ferrari – SVP Energy 1 ha ritirato il progetto a seguito delle obiezioni sollevate dal Comune durante il procedimento amministrativo, salvo poi presentarne uno nuovo, al netto di quelle criticità, che si è sommato a quello presentato da Solar Energy Sette.
Sia chiaro, non siamo contrari alla produzione di energia rinnovabile, lo siamo in questo specifico caso visto che Piombino rischia di perdere più di 80 ettari di aree agricole di pregio, sia per la qualità del terreno che per il carattere paesaggistico, alle porte della città. Una tale distesa di pannelli pregiudicherebbe il percorso di rilancio turistico che faticosamente la città sta portando avanti: non possiamo pensare di includere Piombino tra le migliori mete marittime se poi permettiamo l’occupazione 800mila metri quadrati con dei pannelli fotovoltaici che sarebbero visibili da ogni angolo panoramico del territorio". 

"Piombino, - ha aggiungo - purtroppo, già subisce le conseguenze ambientali e sociali di un tessuto economico vocato all’industria: non possiamo permettere che questa caratteristica continui a essere l’unica per cui la nostra città è ricordata. Dobbiamo esaltare le nostre eccellenze, paesaggistiche e culturali ma anche enogastronomiche e agricole: è ormai chiaro quanto questo aspetto sia centrale nel rilancio del turismo e la Val di Cornia ha enormi potenzialità in questo senso, visti i numerosi prodotti che già spiccano per qualità. Piombino e la Val di Cornia possono diventare un brand spendibile in tutto il mondo ma, per costruire questo futuro, dobbiamo cambiare la rotta tracciata finora e impedire che progetti del genere siano realizzati". 

"Evidentemente, anche i miei concittadini sono d’accordo: questa mattina, una delegazione di residenti e agricoltori della zona ha consegnato a me e all’assessore Carla Bezzini una petizione con lo scopo di supportare l’azione tecnica del Comune affiancandovi una chiara volontà della città che non vuole la costruzione di quegli impianti. È una delle tante partite che stiamo combattendo per proteggere la città e il territorio da questo genere di attacchi: Piombino ha bisogno di essere tutelata e riconvertita. Piombino può e deve vivere delle sue bellezze”, ha concluso.