Cronaca

Furbetti dei buoni spesa, sanzionati in venti

Tra omissioni e richieste doppie, la Guardia di Finanza ha passato al setaccio le autodichiarazioni che hanno portato alla scoperta delle irregolarità

Guardia di Finanza (Foto di repertorio)

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Piombino, nell’ambito di mirate attività di controllo e in collaborazione con i Comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto e Piombino, hanno avviato una serie di indagini relative ai buoni spesa consegnati nella prima ondata di aiuti per far fronte all'emergenza Covid-19.

L'attività della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta di 20 persone che hanno attestato stati di bisogno non corrispondenti alla realtà, 18 residenti nel Comune di Piombino e 2 a San Vincenzo. 

Come hanno spiegato i finanzieri in una nota, gli elementi non veritieri riscontrati erano per lo più omesse dichiarazioni di percezione di prestazioni sociali agevolate tali da escludere l’effettiva sussistenza di uno stato di bisogno. Altre richieste, invece, hanno visto la presentazione distinta di richieste da parte di due componenti appartenenti allo stesso nucleo familiare, come marito e moglie, i quali hanno ricevuto il contributo per un importo doppio rispetto a quello spettante.

Le persone coinvolte sono state sanzionate in via amministrativa per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, illecito che prevede il pagamento di una sanzione pari al massimo al triplo del beneficio conseguito, e sono state segnalate ai Comuni per il recupero delle somme.

Le attività di polizia economica e finanziaria proseguiranno in modo mirato anche nelle prossime settimane in tutta la provincia di Livorno, con la collaborazione degli stessi Enti locali interessati per individuare nuove eventuali anomalie.