Politica

Uno slancio per acquacoltura e filiera del pescato

Gelichi (Ascolta Piombino) ha sottolineato l'esigenza di misure specifiche per l'acquacoltura soprattutto ora che il settore è in espansione

Riccardo Gelichi

Il settore dell’acquacoltura è in crescita e Piombino ormai è una realtà emergente. Sono quattro gli impianti operativi nell'area piombinese del golfo di Follonica, due in fase di allestimento. 

"Stiamo parlando di oltre quattro milioni di tonnellate di prodotto, più di cento dipendenti diretti senza contare l’indotto. - ho sottolineato il consigliere di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi - Sono attività nate quasi per caso che oggi richiedono una strategia precisa di sostegno e di ulteriore sviluppo. Non saranno sufficienti le sponsorizzazioni attraverso convegni e incontri, queste realtà necessitano di una rete strutturale di appoggio solida e potenzialmente sviluppabile". 

Ascolta Piombino dal canto suo ha delle risposte. "Chiederemo all’amministrazione comunale di ripianificare le destinazioni di quei 50.000 metri quadrati di aree demaniali che non hanno più un interesse diretto nelle attività ormai dismesse della centrale Enel e che pertanto non svolgono più funzioni di interesse generale e produttivo, e che già ora sono utilizzate in forma precaria, con autorizzazione provvisoria dell'Autorità Portuale, dai natanti di servizio alle attività di acquacoltura presenti nel Golfo di Follonica. - ha avanzato Gelichi - La filiera del pescato è un settore che non solo deve essere consolidato, ma deve trovare nel territorio opportunità concrete, oggi e non domani, per svilupparne l’intera filiera, compresa quella conserviera".