Piombino e la Val di Cornia non possono più attendere in merito al loro futuro, ne è convinto il consigliere di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi.
"Un’amministrazione non può continuare a bere tutto quello che gli dice l’imprenditore di turno, deve fare scelte precise, deve saper programmare e non è detto che sia antitetico agli interessi di chi vuole investire in questo territorio", ha detto Gelichi in una nota ribadendo come a questo punto sarebbe necessario riaprire la discussione sull'Accordo di programma che tiene in ballo mille ettari di territorio.
"La Legge Urbanistica Regionale promuove e finanzia progetti finalizzati alla riconversione di aree industriali dismesse, che dovrebbero esprimere le idee del Comune di appartenenza, ammesso che quest’ultimo ne abbia. - ha aggiunto - La situazione piombinese giustificherebbe ampiamente un’azione verso l’Unione Europea per reperire finanziamenti mirati, così com’è stato fatto per la Ruhr. Riteniamo quindi necessaria la costituzione di una cabina di regia a livello di Regione-Comune, che possa avviare progetti ingegneristici per le demolizioni e le opere di bonifica, contestualmente elaborare un percorso di modifica dei Piani Urbanistici".
Un piano articolare che, secondo Gelichi, dovrà tener conto delle bonifiche coinvolgendo le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’ambiente, veicolato dentro il progetto complessivo di riqualificazione urbana.
"E’ un percorso complesso ma possibile, - ha concluso - attraverso società esistenti come Sviluppo Toscana che si occupa di progettazione e attuazione di programmi e progetti comunitari di interesse regionale, cui potrebbero essere messe a disposizione sedi in loco come lo stabile della Bic di Venturina che vedrebbe finalmente un uso congruo della sua destinazione".