RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, “posizione sindaco altalenante”

Gelichi (Ascolta Piombino): “Pantomima politica, dove da una parte cittadini preoccupati e dall’altra una politica locale che cavalca facile consenso”

“Con le ultime dichiarazioni, la posizione del sindaco Ferrari sul rigassificatore è a dir poco altalenante e contraddittoria”. A evidenziarlo è Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino commentando le recenti dichiarazioni del primo cittadino.

“Ferrari dichiara sulla stampa che ‘dubita che il governo possa annullare un atto firmato dal commissario: Giani ha blindato il progetto sotto il profilo tecnico e politico’ e ancora ‘il percorso politico non credo possa tornare indietro su volontà del governo’. Soltanto il giorno successivo, in concomitanza con l’assemblea dei comitati, Ferrari cambia idea: ‘Solleciterò il Governo. La presidente del consiglio conosce bene il mio pensiero sul rigassificatore e il pensiero di Piombino. Le scriverò spiegandole che sarebbe opportuno provvedere a una sospensione dell’iter autorizzativo sul rigassificatore’. Il giorno prima l’atto era blindato, dopo solo 24 ore poteva essere sospeso. Strano, con tutti quei consulenti che circondano la giunta”, ha commentato Gelichi.

“In realtà la versione buona è la seconda, non esistono atti amministrativi blindati, perché ci sono 180 giorni per annullare in autotutela ogni atto amministrativo, tutto il tempo per verificare se ci sono alternative a Piombino sulla posizione del rigassificatore. Dopodiché si conferma l’atto o si annulla per mutato interesse pubblico. Resta il fatto che i presupposti della decisione assunta dal governo, si basano sul profilo della necessità e dell’urgenza, lo sapevano tutti fin dal primo giorno, come tutti oggi sanno che difficilmente il Tar potrà mettere in discussione tali presupposti.- ha proseguito - Questa vicenda è la quintessenza della pantomima politica, dove da una parte ci sono cittadini preoccupati e dall’altra una politica locale che pensa solo a cavalcare il facile consenso”.

Gelichi ne ha anche perché le compensazioni. “Prima non si vogliono, poi si denigrano e a breve saranno tutti sopra l’osso cercando di dargli la connotazione che più gli è congeniale. Meglio subito un commissario per l’attuazione in tempi certi del memorandum cui il Comune e le forze politiche non hanno voluto partecipare, se ci dovessero mettere tutti bocca tardivamente, riuscirebbero solo a bloccare tutti i processi decisionali, facendo andare in fumo anche questi 800 milioni da investire sul territorio. Rimateria dovrebbe averci insegnato che il populismo riesce solo a peggiorare le cose”, ha concluso.