Politica

“Sparare a zero contro l’ospedale non serve”

Gelichi (Ascolta Piombino): “La nostra sanità ha diversi problemi da risolvere ma questo modo di fare di Carla Bezzini non aiuta a migliorare niente”

Riccardo Gelichi

“Con gli attacchi continui si contribuisce a impoverire l’Ospedale di Piombino”, così il portavoce di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi risponde all’assessore alla Sanità Carla Bezzini dopo la denuncia dei disagi registrati al pronto soccorso di Villamarina.

“Leggiamo che l’assessore alla sanità del Comune di Piombino denuncia un nuovo disagio al Pronto Soccorso per una mancata dimissione di una paziente a prestazione fatta, durante le ore notturne; salvo poi vedere nel trafiletto adiacente, la risposta dell’Asl Nord ovest dove spiega ai cittadini e riteniamo allo stesso assessore,che il rientro a casa dopo una dimissione non è competenza del Pronto Soccorso ma nella disponibilità delle associazioni di volontariato o del privato stesso. - ha evidenziato Gelichi - La nostra sanità ha diversi problemi da risolvere ma questo modus operandi di Carla Bezzini e sindaco in testa, con continui e scontati attacchi al nostro nosocomio, non aiuteranno a migliorare alcunché, contribuiranno invece a non avere una fotografia esatta della situazione sanitaria, senza portare alcun contributo, cosa che ci si aspetterebbe da un atteggiamento di governo”.

“Appurato il disagio di un cittadino, pensiamo che a un’istituzione come l’assessore alla sanità di un Comune, gli dovrebbe venire in mente di contattare i direttori dell’Asl per capire le motivazioni del problema e se possibile superarlo. Questo potrebbe diventare un utile contributo e magari aiuterebbe a evitare cantonate clamorose. - ha suggerito Gelichi - Se l’assessore ha una ritrosia al colloquio con i vertici dell’Asl, in questo caso, per informazioni sulla possibile logistica delle dimissioni dal Pronto Soccorso, poteva rivolgersi al vice sindaco Coppola, suo collega di giunta e attuale Governatore della Misericordia”.

“Abbiamo già detto che questi atteggiamenti di elementare denuncia di una criticità, in questo caso sanitaria ma quest’amministrazione ne ha fatto uno stile, sono tipici delle opposizioni per due motivi. Le opposizioni non lavorano dentro i tavoli di governo: Società della Salute e Conferenza dei Sindaci. Le opposizioni non hanno percorsi dialettici diretti con lo staff apicale dell’Azienda Asl, per ovvi motivi di ruolo. Le opposizioni quindi hanno una funzione e il governo del territorio dovrebbe svolgerne un’altra. Quando si sceglie di diventare opinionisti di opposizione perché fa popolo, senza uno straccio di proposta, si svia dai propri compiti istituzionali, creandosi alibi e una posizione di comodo. Ci sarebbe un altro aspetto etico e istituzionale da stigmatizzare, sparare a zero contro l’ospedale di Piombino non ne incentiva l’uso, soprattutto da parte dei pazienti che sono spinti a recarsi altrove, impoverendo ulteriormente le potenzialità nostrane”.