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Gianluigi Galeone, un tornante di classe

Classe 2004, centrocampista con attitudini da ala e mezzala, va a rinforzare un team giovane e baldanzoso. L'intervista di Gordiano Lupi

Gianluigi Galeone (Foto di Riccardo Marchionni)

Conosciamo meglio uno degli ultimi arrivati a Piombino, Gianluigi Galeone, classe 2004, che va a rinforzare un team giovane e baldanzoso guidato da Riccardo Venturi. Centrocampista con attitudini da ala tornante, all’occorrenza mezzala, persino anche terzino, Galeone ha dato qualcosa in più alla squadra nel reparto nevralgico, quella zona mediana del campo dove di solito si decidono le partite. Siamo andati a sentire dalla sua viva voce che cosa pensa della sulla esperienza in nerazzurro.

Come ti trovi a Piombino? Conoscevi mister Venturi?L’ambiente che mi ha accolto a Piombino è stato sereno, i ragazzi mi hanno fatto sentire a mio agio e posso affermare di sentirmi sostenuto e appoggiato dall'intero team. Ringrazio la società per l'opportunità, in particolare il direttore generale e il direttore sportivo, che mi hanno dato fiducia. Non conoscevo il mister Venturi prima del suo arrivo a Gennaio; da quando è subentrato ha portato fin da subito un grande entusiasmo al gruppo, per questo lo ritengo un ottimo allenatore sia nel contesto calcistico che in quello di vita.

Riusciremo a conquistare la salvezza senza play-out?
Nelle ultime partite non abbiamo raggiunto dei risultati molto positivi, oggettivamente abbiamo affrontato squadre più attrezzate di noi, nonostante ciò le nostre prestazioni ci hanno permesso di tenere testa agli avversari, per questo sono molto fiducioso di poter ambire alla conquista della salvezza diretta della squadra.

Qual è stato il tuo percorso calcistico sino ad oggi?
All’età di 11 anni sono stato selezionato dal direttore Alessandro Doga per unirmi al Livorno calcio, nel quale fino ai 17 anni ho affrontato tutti i campionati professionistici delle varie categorie. Nel 2020 ho avuto un brutto infortunio al legamento crociato anteriore, che mi ha tenuto fermo per un annetto post-intervento. Nel frattempo la società del Livorno calcio è fallita e mi sono ritrovato senza una squadra, per questo devo ringraziare il direttore Braccini che mi ha voluto con sé nelle Sorgenti nel 2022, stagione in cui abbiamo vinto lo scudetto del campionato Juniores nazionale. L’anno successivo ho seguito Braccini, diventato direttore della nuova società del Livorno Calcio, per poi passare in prestito alla Pro Livorno Sorgenti grazie al direttore Meazzini che mi ha fortemente voluto con loro, dove ho giocato per la prima volta in Eccellenza. Essendo vincolato al Livorno calcio, ho iniziato anche quest’anno in prestito alla Pro Livorno Sorgenti, dove però non ho trovato molto spazio e avendo bisogno di giocare per ritrovare continuità dopo l’infortunio, ho deciso di spostarmi al Piombino.

In quale ruolo pensi di esprimerti meglio?
Credo che come quinto (sia a destra che a sinistra) io riesca a esprimermi meglio, ma posso adattarmi anche ad altri ruoli come terzino e mezzala, ruoli in cui ho giocato durante questi anni.

Noi vecchi il quinto lo chiamiamo ancora ala tornante, ma fa lo stesso. In bocca al lupo a Gianluigi Galeone e a tutta la squadra nerazzurra che adesso deve disputare cinque finali da disputare per conquistare la salvezza!