Si intitola Parlavamo alla piombinese - Detti e proverbi maremmani, modi di dire della Val di Cornia, espressioni tipiche da San Vincenzo a Follonica passando per l’Isola d’Elba il nuovo libro di Gordiano Lupi edito da Il Foglio Letterario.
Come spiega Stefano Tamburini nella prefazione, l’autore spiega con certosina meticolosità la genesi a chi non ha vissuto lo scaturire di “modi di dire” che oggi si trova di fronte quasi ogni giorno. E pazienza se l’intercalare della nuova epoca non è più esattamente quello del “Parlavamo alla piombinese” che dà il titolo al libro. In ogni caso, molto gli va vicino e conserva le sue originalità. Dunque questo è un libro utile non solo per chi è piombinese, maremmano, elbano o di uno dei paesi della Val di Cornia, perché regala elementi di conoscenza anche a chi da queste parti viene in vacanza o è curioso di conoscere l’evoluzione di usi e costumi.
“Da alcuni anni mi dedico alla raccolta dei modi di dire locali, delle espressioni gergali, conservando in rapidi fogli e appunti sparsi persino il modo di parlare degli anni Settanta. - ha raccontato Lupi - Per alcune espressioni antiquate la mia fonte primaria è stata la narrazione dei vecchi – amici, nonni e genitori – nati negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, uomini che hanno vissuto la Piombino del dopoguerra e che sono un vero pozzo di informazioni. Per il gergo dei Settanta-Ottanta (ormai storia pure quello) è stata sufficiente la mia memoria e quella di alcuni amici con i quali ho condiviso un percorso di vita. Ho cominciato a scrivere questi brevi capitoli nel periodo della pandemia da Covid (troverete alcuni riferimenti a tale periodo), ma devo dire che un libro come questo è un lavoro in fieri, non sarà mai definitivo, soprattutto necessita dell’aiuto dei lettori per una seconda edizione più completa. Questa è la mia sola remora nel dare alle stampe il libro, nella consapevolezza che non è un prodotto completo, che qualcosa da aggiungere ci sarà sempre, ma il lavoro del piccolo storico (divulgatore) è anche avere il coraggio di mettere un punto alla ricerca e di lasciare in sospeso qualcosa con la promessa di tornare sui propri passi per migliorare il lavoro fatto. Non è poco quello che sono riuscito a raccogliere, certo non è storia con la esse maiuscola, ma credo all’importanza di questo lavoro di conservazione della memoria storica, custodendo in poche pagine un modo di parlare ormai in disuso, come etimologia del vernacolo piombinese, perché non vada irrimediabilmente perduto”.
Il libro è corredato dalle foto di Riccardo Marchionni.
Parlavamo alla piombinese è uscito a puntate su QUInews Valdicornia, nel blog domenicale tuttoPIOMBINO che curo da molti anni, ma è un lavoro che rientra a pieno titolo nel progetto editoriale del Foglio Letterario.