Politica

"Grave crisi sociale, serve sforzo istituzioni"

A Sinistra chiede all'Amministrazione comunale se sono state considerate tutte le possibilità per evitare i distacchi di acqua in caso di morosità

Foto di repertorio

L'associazione A Sinistra torna a chiedere all'Amministrazione comunale come intende procedere per contrastare il distacco dell'acqua da parte di Asa in caso di morosità all'interno di un condominio.

"Nell'esecuzione dell'interruzione del servizio probabilmente c'è stato il rispetto dei regolamenti previsti: chi è in stato di morosità, dopo una serie di passaggi che includono i tempi di messa in regola dell'utente, si è visto interrompere il flusso dell'acqua. Risulta però che chi abbia ottenuto in cosiddetto 'bonus sociale idrico nazionale', destinato a utenti in condizioni di disagio economico sociale, dovrebbe vedersi garantito almeno un quantitativo minimo vitale pari a 50 litri/abitante/giorno. - hanno riferito in una nota - Addirittura l'Ente competente regionale (Autorità Idrica Toscana) ha previsto, in aggiunta a tale beneficio nazionale, il 'bonus sociale idrico integrativo': nel caso di utenze particolarmente disagiate, infatti, è compito specifico del Comune individuare attivamente tali situazioni, e ciò per poter ovviare alle comprensibili difficoltà di accesso a questo beneficio. Riconosciamo che fra gli amministratori di condominio la maggior parte si impegna ben oltre il proprio ruolo per provare a risolvere problemi molto complessi soprattutto sul fronte delle morosità. Ma la grave crisi sociale che attraversa la nostra città richiede uno sforzo molto più impegnativo e a farsene carico devono essere in primis le istituzioni locali".

Per questo A Sinistra pone una serie di domande: il Comune di Piombino ha adempiuto o meno a questa disposizione? Ha una conoscenza approfondita dello stato dell'arte? C'è un assessore che abbia ricevuto la delega per dare concreta attuazione a questo Servizio Idrico Integrato? E' il sindaco questa figura? L'Asa ha ricevuto dal Comune le previste segnalazioni delle utenze che godono del 'bonus sociale idrico integrativo'? Il Comune, che è socio dell'Asa, sta svolgendo un ruolo attivo di controllo su questa Azienda? In questo contesto sussiste, come sarebbe naturale, un rapporto stretto con l'Ente gestore del servizio che possa prevenire tempestivamente questi disservizi? L'Asa ha provveduto da parte sua a segnalare tempestivamente queste situazioni?

"Forse dovremmo concludere che mancano antenne sul territorio e ciò configura un'Amministrazione che ignora certe emergenze. Un quadro che evidenzia lo stato di abbandono di situazioni sociali difficili proprio in quartieri simbolici dove maggiore è la necessità di intervenire a tutela delle persone più fragili. Forse - ha concluso l'associazione - sarebbe il caso di formalizzare un’istanza all'Autorità Idrica Toscana per chiedere un'istruttoria che chiarisca i fatti e le responsabilità di questa deprecabile vicenda".