Lavoro

Green pass e lavoro, le richieste dei sindacati

Proseguono i confronti delle Rsu e dei comitati Covid con le varie aziende della provincia di Livorno, proposta per evitare divisioni tra lavoratori

Green Pass (Foto di archivio)

A pochi giorni dall'entrata in vigore effettiva del Decreto Legge 127/2021 che prevede l'obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori per accedere al luogo di lavoro del settore pubblico e privato dal 15 Ottobre al 31 Dicembre, le Segreterie Fim, Fiom e Uilm provinciali hanno firmato una nota congiunta per fare il punto della situazione in merito alle varie realtà territoriali.

"Stanno proseguendo i confronti delle Rsu e dei comitati Covid con le varie aziende della provincia di Livorno, per individuare le migliori soluzioni atte a salvaguardare tutti i lavoratori. - hanno spiegato - Cgil, Cisl e Uil hanno più volte dichiarato la necessità di procedere con l'obbligo vaccinale di tutta la popolazione e chiesto a più riprese che i tamponi, considerati strumenti di sicurezza, non siano a carico dei lavoratori. Fim, Fiom e Uilm Livorno proseguono i confronti con i delegati ed aziende per cercare tutti i mezzi per evitare quelle assurde divisioni tra cittadini e lavoratori che possono portare a confusione e caos". 

"Riteniamo che ci sia stata una grave sottovalutazione da parte di tutte le forze politiche e auspichiamo che il Governo si decida ad ascoltare le organizzazioni sindacali che con le proprie richieste stanno rappresentando tutti i lavoratori in uno spirito di unione per uscire da questa situazione che oramai non può piu essere considerata un'emergenza. - hanno proseguito - Come Fim, Fiom e Uilm provinciali rivendichiamo la gratuità dei tamponi che possono essere scaricati dalle aziende come nei casi degli altri strumenti di protezione individuale dovuti alla pandemia, ritenendo che nessun costo sulla sicurezza può essere imputato ai lavoratori e chiedono, ove possibile, che tali tamponi siano effettuati nelle varie aziende".

La proposta dei sindacati: "Per evitare divisioni riterremmo giusto individuare da parte delle aziende una cifra simbolica da poter destinare sotto forma Welfare aggiuntivo ai lavoratori vaccinati, che hanno scelto di seguire le indicazioni della politica nazionale usando il vaccino a tutela della sicurezza. Così come utile sarebbe lo stesso strumento Welfare per sostenere il costo dei tamponi, la cui durata deve essere prolungata a 72 ore, dando il via ai tamponi fai da te, e che Fim, Fiom e Uilm ritengono nettamente non debbano essere a carico dei dipendenti".

"Siamo consci che il Decreto Legge lascia la possibilità alle aziende di non ascoltare gli appelli del sindacato, ma si assumerebbero tutte le responsabilità del cortocircuito in cui potrebbe andare il mondo del lavoro dal 15 Ottobre", hanno concluso.