Fratelli d'Italia a Piombino si è espresso a sostegno del gruppo La Svolta a seguito del caso sull'intitolazione di uno spazio pubblico a Norma Cossetto negato e alle dichiarazioni della consigliera capogruppo della maggioranza.
"La notizia ha dell’incredibile, nega l’evidenza pur di non rendere omaggio a Norma Cossetto, una delle vittime dei partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani, il 5 ottobre 1943. - hanno commentato - Fratelli d’Italia di Piombino, concorda con la denuncia dell’accaduto del deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi. Sono veramente vergognose e prive di fondamento storico le dichiarazioni riportate da Sara Brogioni, consigliera comunale e presidente commissione pari opportunità del comune di Campiglia Marittima, che ha definito presunte e incerte, sia la storia che le violenze subite da Norma Cossetto, studentessa italiana, vittima delle foibe, prima torturata e violentata, e infine gettata in una foiba, dai partigiani comunisti jugoslavi nell’ottobre del 1943”.
"Il tutto - hanno ricordato - nasce dalla richiesta del gruppo di minoranza in seno al Consiglio comunale di Campiglia, di intitolare uno spazio comune a ricordo di Norma Cossetto. Richiesta, poi bocciata dalla maggioranza del Comune di Campiglia. Affermare e mettere in discussione quello che ha subito nell’autunno del 1943, Norma Cossetto vuol dire non avere rispetto della storia e mettere l’ideologia comunista e negazionista davanti alla verità dei fatti. Fratelli d’Italia di Piombino - ha concluso - è vicina ai gruppi di opposizione in Consiglio comunale a chiedere le dimissioni di Sara Brogioni".