Politica

"Il cambio marcia si scorda di corso Italia"

Amare Piombino ricorda i progetti per Piazza Cappelletti, piazza Verdi e corso Italia, necessari per rendere più attrattivo il centro

Foto di repertorio

"Una delle prime cose da fare, dopo un periodo fisiologico di assestamento anche per capire il funzionamento della macchina comunale, era rendere attraente questa città, investendo su progetti di riqualificazione, sia nel centro urbano, per la funzione di attrattore del turismo che deve avere, sia nelle altre zone per migliorare la qualità della vita dei cittadini". 

Così il coordinamento Amare Piombino si sofferma sulla situazione del centro urbano.

"Piazza Cappelletti, piazza Verdi e corso Italia, il salotto commerciale della città, necessitano di una grande progetto di riqualificazione urbana. La precedente amministrazione aveva appaltato la progettazione di queste aree ed avrebbe dovuto concludere il suo mandato con i lavori almeno su piazza Cappelletti e piazza Verdi. Non lo ha fatto. Arriva il cambia marcia e zac, partirà tutto, dopo almeno due anni e mezzo, considerando che la progettazione doveva già essere conclusa a fine 2019?", hanno evidenziato lamentando lo stallo relativo a questi progetti.

"Se vogliamo puntare sul turismo, come crediamo sia necessario, anche se non solo ovviamente su quello date le tante opportunità che questa città potrebbe sviluppare su molteplici fronti, la prima cosa da fare è renderla attraente, soprattutto nei luoghi nei quali il turismo può portare denaro alla città. - hanno proseguito - Oggi il dibattito, giustamente, è tutto incentrato sul rigassificatore e sulle gravi problematiche che potrebbe comportare. Non vorremmo però che, al di là del merito, questo argomento diventi un’arma di distrazione di massa della giunta Ferrari per nascondere il niente di questi due anni e mezzo di amministrazione. Naturalmente, esattamente come per la vicenda Rimateria, per questa arma di distrazione di massa Ferrari deve solo ringraziare suoi avversari, in questo caso i vertici regionali del Pd, suoi migliori alleati grazie ad una gestione del tema tra le più disastrose che si possano ricordare nella storia della Toscana".