Politica

Il futuro non è dietro l'angolo

Per Gelichi i tempi dei piani Cevital sono troppo lunghi e la città di Piombino non ha ancora calato l'asso nella manica per coprire il gap temporale

I documenti ufficiali delineano tempi piuttosto lunghi per la realizzazione dei piani Cevital, solo per il settore siderurgico ci vorranno 30 mesi per le previsioni del piano industriale, 12 mesi per la messa in sicurezza dei suoli, a cui dovranno aggiungersi i tempi per le dismissioni e quelli per le autorizzazioni ministeriali.

Nel merito entra il consigliere Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) che sottolinea quanto sia importante riempire questo gap temporale.

“Sul versante del porto, per il proseguimento della fase 3 e 4 dei lavori è prescrittiva l’entrata in esercizio del prolungamento della 398 fino allo svincolo di Poggio Batteria; altra prescrizione riguarda la messa in esercizio delle banchine commerciali della darsena Nord, previo collegamento delle aree con la linea ferroviaria dello stato. - segnala il consigliere - Considerato che ad oggi non ci risultano presentati piani di dismissione, tanto meno sono state avviate istruttorie con le conseguenti autorizzazioni, non si capisce per quale motivo l’attuale politica del Pd non prenda in considerazione la necessità di un Piano B”.

Per Riccardo Gelichi la strada alternativa doveva essere già stata presa. Per fare questo bisgona “accelerare i processi di diversificazione, partendo dal turismo, quello strutturale, potenziare nautica e cantieristica, favorire il comparto dell’edilizia per opere di riqualificazione e nuova urbanizzazione, rimodulare l’accordo di programma con all’interno i finanziamenti per la 398”.

“Questo è il percorso che un partito riformista dovrebbe avviare, di cui questa federazione non ha avuto e non ha tutt’oggi la lungimiranza”, una vera e propria stoccata al Pd.