Politica

Gli scarti delle acciaierie per il porto

General Electric approderà a Piombino solo quando il porto sarà pronto. Il Movimento 5 Stelle fa una proposta e strizza l'occhio al progetto Rimateria

Abbiamo già scritto dell’importante accordo tra General Electric che coinvolgerà la Toscana, ma Piombino rimane ancora una volta a guardare in attesa che la città sia pronta.

Quello che manca, infatti, è un porto all’altezza. Lo si dice chiaramente, c’è bisogno di investimenti per il completamento delle infrastrutture portuali. A sottolinearlo è il Movimento 5 Stelle che si domanda che fine hanno fatto le banchine “vendute e rivendute in campagna elettorale”.

“Questo eccesso di zelo – commenta il Movimento 5 Stelle – ha però messo in luce, a nostro avviso, tutta l'inadeguatezza politica e tecnica di chi governa il territorio, evidenziando in maniera chiara che il porto di Piombino non è pronto. Ci spieghi adesso il sindaco Giuliani, fra i più solerti nell'annunciare svolte epocali e miracoli del suo buon governo, in che cosa consista la buona politica, dal momento che è ora evidente che se l'Italia è in crisi, Piombino lo è ancora di più, a causa dei ritardi e dell'errata programmazione territoriale della politica”.

Per il Movimento 5 Stelle la soluzione potrebbe essere l’utilizzo degli scarti di produzione non contaminati come materiali di riempimento. Materiale a km 0 che permetterebbe di velocizzare i lavori e risparmiare sui costi, dando gambe al progetto Rimateria in maniera virtuosa.

“Si abbia il coraggio di dire le cose come stanno: - sentenzia il Movimento – né il PD, né Anselmi, né tantomeno il commissario ‘a vita’ Luciano Guerrieri si sono dimostrati all'altezza della situazione, condannando ulteriormente all’emarginazione un territorio che davvero, mai come adesso, non se lo merita”.