RIGASSIFICATORE

“Il rinvio del Tar è solo un atto dovuto”

Ascolta Piombino: “Se il sindaco voleva il giudizio definitivo dal Tar, non avrebbe dovuto impugnare la decisione del comitato tecnico regionale”

“L’ulteriore rinvio del Tar sulla vicenda del rigassificatore non contiene alcun elemento dietrologico complottista o chissà che cosa, come si legge ormai troppo spesso in diversi commenti sui social. Vero altresì che i comunicati letti di recente sono piuttosto arzigogolati”.

Cosi Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino ha commentato i recenti sviluppi legati al rigassificatore nel porto di Piombino.

“Dopo il pronunciamento del Comitato Tecnico Regionale del 27 Giugno che ha dato parere favorevole per l’impianto in questione, il Comune ha chiesto un rinvio per avere la possibilità di impugnare l’atto. Una volta impugnato l’atto anche la controparte Snam e Stato, devono avere il tempo per presentare le controdeduzioni, ecco superata la data dell’udienza del 5 Luglio dove il Tar è obbligato a fissare una nuova data. Esattamente come la volta scorsa, alla presentazione di nuova documentazione del Comune di Piombino è d’obbligo dare il tempo alla controparte di controdedurre”.

“Stiamo assistendo a un balletto di atti costosi, originati dal Comune di Piombino, che articolano una vicenda che ha da sempre un epilogo scontato: ci dobbiamo tenere il rigassificatore per tre anni. - ha aggiunto Gelichi - Se il sindaco voleva il giudizio definitivo dal Tar, non avrebbe dovuto impugnare la decisione del comitato tecnico regionale. E’ veramente triste che si parli di quanto sia cattiva la giustizia senza conoscere la sostanza dell’argomento, senza pensare che ora l’obiettivo primario sarebbe sedersi a un tavolo governativo per strappare cospicui contributi per il territorio di Piombino”.

“Potevamo ottenere sconti in bolletta per cittadini e imprese, rilanciando tutti i comparti industriali e attraendo nuova impresa, eravamo nelle condizioni di chiedere cospicui fondi legati alla rigenerazione urbana.Invece di lavorare in questo senso si è preferito sbeffeggiare l’unico tentativo fatto dal Commissario Giani, che ancora oggi reitera la necessità di collaborazione da parte del sindaco di Piombino per ottenere almeno qualche risultato concreto per il comprensorio”, ha concluso.