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Il significato del toponimo Cotone

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia Gordiano Lupi tratteggia le origini del nome Cotone

Foto di Riccardo Marchionni

Parlando con il professor Pablo Gorini - Presidente Unitre ed ex Assessore alla Cultura del comune di Piombino - e con la professoressa Costanza Dell’Omodarme - autrice di una tesi di laurea sul Cotone, che presto diventerà un libro - ci siamo confrontati su quale sia l’origine del termine Cotone. Il toponimo non è solo piombinese, perché nella Maremma ci sono molti luoghi così denominati, uno di questi è il caratteristico rione di Marciana Marina incastonato su una piccola insenatura delimitata da una scogliera, sulla quale si affacciano le case dei pescatori e gli appartamenti affittati ai turisti. Mario Brugioni ha fatto una breve ricerca in tal senso, escludendo che il nome possa derivare da ipotetiche coltivazioni di cotone, cosa che dovremmo dire anche per il quartiere piombinese situato di fronte alle Acciaierie, anche se Elisa Baciocchi aveva provato a importare la coltivazione del cotone in Toscana. La derivazione che subito salta agli occhi è quella da “cote”, intesa come “grossa roccia”, anche se il significato tecnico del termine è “pietra abrasiva molto dura per affilare”, immaginando che un tempo - a Marciana Marina come a Piombino - ci fosse una scogliera rocciosa, paragonabile a una gigantesca cote. Il quartiere piombinese del Cotone aveva il mare molto vicino, era un porto vero e proprio, mentre alle spalle stavano le colline boscose, che potevano far pensare a una grande roccia (una grossa cote, ergo un cotone) prospiciente sull’insenatura. A Marciana Marina è ancora più facile immaginare la situazione, visto che la zona non è cambiata molto, tra l’altro sulla collina che sovrasta la cittadina troviamo un luogo chiamato Coticchie mentre alla Zanca c’è la Cala della Cotaccia, così come all’Elba abbiamo il Monte di Cote - il massiccio più alto dopo il Monte Capanne -, Punta Cote Piane nel golfo di Procchio, infine Cote Tonda in località Bagno. Verrebbe da concludere per la derivazione del toponimo Cotone dal termine “cote”, ma se continuiamo a leggere la ricostruzione del Brugioni vediamo altre possibili ipotesi. All’Elba come a Piombino hanno dominato i francesi, nel periodo napoleonico, quindi si potrebbe far risalire Cotone da “cote” - pronuncia “cot”, significato: “costa” - anche perché nella regione di Parigi (dove non c’è mare) con tale termine si definisce un “rilievo a pendenza lunga e dolce da un lato, breve e ripida da quello opposto”. Se guardiamo dal mare la scogliera del Cotone a Marciana Marina l’effetto è proprio quello, ma anche il Cotone piombinese in passato avrebbe avuto una simile conformazione con il mare vicino alle case del piccolo porto e le scogliere (intese come colline) in alto. L’ultima tesi esposta dal Brugioni fa pensare alle città puniche, partendo da Mozia (isola vicino Marsala), dove ci sarebbe un’insenatura denominata Kothon, inoltre pare che in lingua semitico - cartaginese il termine significhi “specchio d’acqua per l’approdo, riparato da un piccolo promontorio o da una scogliera”. Infine il porto di Cartagine si chiama proprio Kothon. La definizione calza a pennello per il Cotone di Marciana Marina ma anche per il Cotone piombinese che in epoca storica era il porto antico di Piombino (con un promontorio alle spalle). Tra l’altro è provato dai reperti ritrovati che nei terreni prospicienti la baia si estraesse il ferro, sia a Marciana Marina che a Baratti (vicino al Cotone), quindi i cartaginesi avrebbero utilizzato la zona “a ridosso” per caricare le imbarcazioni con il prezioso minerale. Al Cotone di Piombino - in pieno golfo di Follonica e alla foce del fiume Cornia - c’era il Portovecchio, dove gli etruschi caricavano il ferro, protetto dal Promontorio del Semaforo. Alla fine è proprio l’ipotesi cartaginese a sembrare la più attendibile per spiegare la denominazione Cotone, come luogo con determinate caratteristiche da piccolo porto - di mare ma anche baia lacustre - riparato da un promontorio o da una scogliera. Concludiamo con il significato del toponimo Poggetto - oltre quello intuitivo come zona che scollina, piccola altura, modesto poggio -, altro quartiere simbolo della Piombino operaia, che comincia dove termina il Cotone ma che in tempi moderni è diventato una cosa sola. Riferisce il professor Pablo Gorini che il nome del quartiere deriverebbe da Poggetto alle Mosse, perché quella piccola collina anticamente (ai tempi degli Appiani) sarebbe stata il punto di partenza di un palio, una corsa di cavalli che avrebbe fatto il percorso del quartiere.