Politica

“Imprese perse anche per ritardi su Colmata”

Ferrini: “Le chiusure scontano una situazione di crisi generale, si aggiungono cassa integrazione e turismo che non ingrana”

“Con 151 cessazioni, 123 nuove aperture e quindi 28 imprese in meno in 9 mesi Piombino mostra la drammaticità della sua situazione economica. Certo, se non si fossero persi 4 anni prima di partire coi lavori per urbanizzare l’area produttiva di Colmata per la quale i soldi erano a disposizione, oggi probabilmente avremmo avuto un’altra situazione”.

Così Stefano Ferrini, candidato a sindaco del progetto civico Piombino al futuro.

“Analizzando i dati della Camera di Commercio si vede come siano davvero poche le imprese del settore non commerciale ad essersi insediate a Piombino e quindi come quelle commerciali abbiano sofferto, fino a chiudere, per la mancanza di reddito prodotto in città”.

Ferrini imputa questa carenza di imprese non commerciali alla mancanza di aree in cui insediarsi: “Le aree produttive di Montegemoli sono sature, mancano spazi per un’impresa che volesse insediarsi, se non a condizione di recuperare pochi vecchi capannoni di altre aziende che magari non rispondono ai requisiti necessari alle nuove. Ecco perché quando ero assessore, con l’allora sindaco Giuliani cercammo risorse europee per urbanizzare Colmata, l’unica previsione di area produttiva esistente che non necessitava di lunghe e costose bonifiche.

“I lavori che oggi, finalmente, si stanno facendo sono finanziati proprio dagli 8 milioni di euro che facemmo inserire nell’accordo di programma con la Regione Toscana. - ha concluso Ferrini - Certamente, soprattutto per il settore commerciale, le chiusure scontano una situazione di crisi generale, ma a Piombino si aggiungono anche una minore possibilità di spesa per una cassa integrazione nel settore siderurgico che riduce gli stipendi a disposizione, nonché un settore turistico che, malgrado i passi avanti fatti, non riesce ancora a generare un reddito importante. Speriamo quindi che l’operazione Metinvest Danieli vada in porto, mentre per il turismo occorrerebbe una sostanziale modifica degli strumenti urbanistici per consentire la creazione di nuove strutture ricettive che creino reddito ed occupazione”.