Attualità

In classe si gela, la protesta degli studenti

I ragazzi del liceo hanno scatenato una reazione a catena. Gli studenti sono usciti dalle classi dove fa troppo freddo per restare

Dal Carducci-Volta-Pacinotti la protesta degli studenti per il freddo percepito all’interno delle aule. I primi ad abbandonare le aule giovedì mattina sono stati i ragazzi di una classe del liceo Carducci, scatenando una reazione a catena.

Una protesta, improvvisata e non autorizzata a quanto si apprende, con tanto di cartelloni appesi ai cancelli per chiedere di accendere i riscaldamenti per più ore e che vengano rispettati i limiti di legge fra i 18 e i 22 gradi in classe.

Come hanno segnalato alcuni studenti le temperature a volte sono scese fino a 12-13 gradi a seconda della posizione delle aule e, in questo caso, dall’ondata di freddo eccezionale che ha interessato tutta l’Italia.

Anche oggi i ragazzi verificheranno la temperatura nelle aule e valuteranno se abbandonare nuovamente la scuola.

La Provincia di Livorno, alla quale fanno caso le scuole superiori, ha assicurato che i termosifoni in questi giorni sono stati accesi per più ore già da domenica comunque rispettando i limiti previsti dalla legge e non sono stati segnalati guasti.

Ma evidentemente gli studenti, fermi sui banchi per ore in aule grandi, con tante finestre ed enorme dispersione di calore, il freddo lo sentono e come.

Anche il Comune di Piombino avrebbe invitato la Provincia a prolungare l’orario del riscaldamento, basti pensare che negli asili, alle elementari e alle medie i riscaldamenti sono stati accesi no stop (leggi qui sotto gli articoli correlati).