"Una bella notizia, finalmente, grazie soprattutto alle opposizioni. Infatti ieri il consiglio comunale di Piombino, con 18 voti favorevoli e 2 contrari, ha votato l'ordine del giorno presentato dai gruppi di Rifondazione Comunista - Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Piombino Domani, che ringraziamo, per il riconoscimento dello Stato di Palestina". Un ordine del giorno che Alleanza Verdi Sinistra ha fortemente voluto e sostenuto anche se non presenti in Consiglio. "Questo è il risultato della grande mobilitazione nazionale e internazionale, fatta di iniziative, presidi, scioperi, manifestazioni che hanno visto una crescente partecipazione di cittadini e movimenti".
"Ma andiamo con ordine. - hanno proseguito in una nota - Solo 2 mesi fa, l'Amministrazione Ferrari, quella che diceva doversi esprimere solo su problemi locali, mica quelli che riguardano il 'globo terraqueo', aveva respinto in Consiglio comunale l'ordine del giorno presentato dalle opposizioni per riconoscere una patria ai palestinesi. Oggi se piace constatare il cambio di idea, seppur tardivo e vedremo a breve contradditorio, di parte dei consiglieri della maggioranza, non possiamo fare a meno di rilevare prima di tutto l'assenza, significativa, del sindaco Ferrari, non presente al voto per il riconoscimento dello Stato palestinese. Un'assenza che evidenzia la volontà del sindaco di tutelare la posizione politica di contrarietà al riconoscimento dello Stato palestinese da parte del partito di cui è coordinatore locale, Fratelli d'Italia; dall'altro conferma come quella di lunedì alla manifestazione contro il genocidio che si sta consumando a Gaza, sia stata solo una passerella elettorale con tanto di staff al seguito".
"E ora arriviamo alle contraddizioni e alle divisioni interne a questa maggioranza. - hanno spiegato - Un comportamento ambiguo che si è palesato con la volontà dei gruppi di Fratelli d'Italia e Francesco Ferrari Sindaco, di presentare e far votare a maggioranza un secondo documento, una mozione dove si afferma tra l'altro che 'attualmente la Palestina non sembra soddisfare tutti i requisiti della statualità che, ai sensi del diritti internazionale, devono essere soddisfatti ai fini del riconoscimento'. Nei fatti, dicono i ferrariani che un riconoscimento prematuro dello Stato palestinese potrebbe essere persino controproducente. Nella loro mozione si ha persino il coraggio di parlare di diritto internazionale, quello stesso diritto quotidianamente calpestato dal governo israeliano e non solo, appoggiato de facto dal Governo Meloni, a guida Fratelli d'Italia, per gli smemorati. Ne sa qualcosa anche Francesca Albanese, colpita dalle sanzioni USA per le posizioni espresse sul genocidio a Gaza, senza che nessuno nel governo italiano abbia preso posizione a difesa di un membro che dovrebbe godere di tutele diplomatiche e consolari. E lo sanno bene i membri delle imbarcazioni della Sumud Flotilla che battono bandiera italiana e che sono sotto attacco da parte di bombe sonore, droni e spray urticante, per farli desistere dalla missione di portare aiuto a Gaza. Insomma, il gioco di prestigio di Ferrari prova goffamente a tutelare la posizione di contrarietà di Fratelli d'Italia al diritto dei palestinesi di avere uno Stato, nascondere le divisioni interne alla sua maggioranza e confondere le acque sui social e negli organi di stampa".