Nel Consiglio comunale di Novembre l’Amministrazione comunale porterà una modifica del regolamento di “Sagre e fiere” per depennare dagli spazi a disposizione per le associazioni per iniziative l’ex Asilo Pro patria.
“Ho sempre pensato che questa Giunta fosse incapace e senza strategie per gestire le criticità della città – ha commentato Guliano Parodi – ma analizzando le loro ultime azioni mi viene da pensare invece che hanno uno scopo preciso: diminuire gli spazi di aggregazione e limitare le iniziative del volontariato, spina dorsale di una comunità che ha bisogno di ritrovarsi e non di frammentarsi ulteriolmente. Non è bastato chiudere il Teatro Metropolitan, per dei legittimi lavori di manutenzione, ma senza predisporre prima una valida alternativa che consentisse il mantenimento della stagione teatrale invernale e la possibilità di fruire di proiezioni cinematografiche, adesso impedisce l’utilizzo di uno spazio da sempre atto alle iniziative sia dei partiti che delle associazioni, di aggregazione culturale, come il Giardino dell’ex asilo Propatria, la terrazza sul mare in pieno centro storico e area polifunzionale”.
"Con una sterile comunicazione e, senza una preventiva riunione con le associazioni e i partiti, l’assessore alle attività produttive il 17 Ottobre tramite e-mail ha comunicato la modifica del regolamento, senza apporre le necessarie motivazioni della scelta. - ha proseguito Parodi - Negli ultimi anni lo spazio dell’ex asilo Pro patria aveva visto rinascere faticosamente la Sagra del Pesce, sagra simbolo della città che dovrebbe essere valorizzata al massimo e diventare un valore aggiunto nell’estate piombinese. Dal 2026 senza più quegli spazi a disposizione credo che sarà molto complesso per la ProLoco e i volontari allestire l’iniziativa in altro luogo”.
"Questa amministrazione, giorno dopo giorno, sta dimostrando tutti i suoi limiti, figli della incapacità amministrativa e incompetenza sulle problematiche di Piombino, ed agisce con scelte irrazionali che stanno compromettendo il tessuto sociale ed economico della città, senza nessuna visione strategica futura, si osservano una serie di azioni scollegate tra loro che non solo non portano vantaggi al tessuto economico già in grande crisi, ma lo peggiorano. Compito di una Giunta è agire per il bene comune – ha concluso Parodi – non per smontare pezzo dopo pezzo quel poco di buono che era rimasto a Piombino, e dispiace vedere che spesso succede nel silenzio di una gran parte della città che, poco più di un anno fa, aveva dato nuovamente fiducia a Ferrari e che adesso si ritrova un’amministrazione assente e distante dalla gente. Auspico che il dibattito consiliare sulla modifica del Regolamento sia proficuo e porti l’amministrazione a ritirare tale atto, perché perdere altri spazi di aggregazione vorrebbe dire cancellare la nostra identità”.